(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) Hanno acceso il Teatro Flavio per ridare luce alla cultura, nell’ombra delle restrizioni anti-covid. Il Comune di Rieti vuol vedere gli spettacoli e l’arte ripartire: “Mi auguro che il Ministro Franceschini, che mi ha deluso per la stima che ho di lui, cambi idea e vada verso le giuste considerazioni – dice l’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Gianfranco Formichetti – mi pare illogico quanto accade, che si può stare in certi luoghi e non in altri. Come è illogico stare a pranzo al ristorante e a cena no. Teatri e cinema sono sicuri. Prima della chiusura facemmo la Traviata con 200 persone: un limite forte, ma almeno si mantiene l’attività culturale”.
Formichetti non è stato fermo: “L’attività ha subito uno stop, non certo i progetti – spiega – Gabriele Lavia è stato qui per preparare lo spettacolo della prossima stagione. Sebastiano lo Monaco prepara l’Enrico IV. Abbiamo prenotazioni per aprile e siamo pronti per tutta una serie di spettacoli, senza contare il Reate Festival e il concorso di danza con la parte online che a fine giugno dovrebbe avere una parte dal vivo”. E poi il Teatro Flavio. Reduce dal sequestro e sistemata tutta la burocrazia, a breve vedrà lo sblocco del progetto del teatro di produzione (il cantiere a lato del Flavio, fermo da anni): “A breve andrà a gara e vedrà la luce. Poi darò un giudizio, una volta che ci sarò entrato”.
Foto: Riccardo FABI ©