(r.l.) Esiste un problema di violenza giovanile in città? Con una puntata che affronta un tema molto attuale in questi giorni a Rieti, torna “Tu che ne pensi?” su RietiLife Tv, la trasmissione di Nicolò Lucantoni (immagini e montaggio di Antonio Priori). Abbiamo sentiamo le vostre opinioni, ma anche le testimonianze dei giovani reatini e alcune sono risultate scioccanti.
Anche a seguito di due episodi di cronaca (leggi), abbiamo voluto raggiungere i più giovani lì dove si riuniscono. E nella nostra inchiesta emergono sfumature preoccupanti: “Ci vediamo a quell’ora e famo a mazzate in piazzetta” recitano gli appuntamenti sempre più frequenti che corrono via social, per stessa ammissione dei giovanissimi reatini che hanno parlato a RietiLife Tv; “Si davano appuntamento su Whatsapp, ‘facciamo a botte alle 5 al Mc’. Ecco cosa accade”. E alla base di tutto questo? Così come la rivelazione sugli appuntamenti per le risse, anche i motivi li svelano gli stessi giovanissimi: “La pandemia ha accentuato tutto. La rabbia, il sentirsi soli, la solitudine, difficoltà nel chiedere aiuto”.
E proprio sull’aiuto, abbiamo voluto sentire un’esperta, la psicologa reatina Michela Filipponi, amica di RietiLife e autrice della rubrica “Social…mente“: “Criticità personali e contesto concorrono alla situazione. Serve far entrare la psicologia nelle scuole, ma non come materia, semmai come accompagnamento”.
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