Foto: Riccardo FABI ©
Si è tenuta oggi una Conferenza stampa, presso la Sala consiliare della Provincia di Rieti, alla presenza del coordinatore di ATO3, Mariano Calisse, per fare il punto della situazione sul servizio idrico e sulle recenti novità riguardanti lo Schema Regolatorio approvato a larga maggioranza dalla Conferenza dei Sindaci lo scorso 22 gennaio 2021 e sul Piano degli Investimenti. “E’ stata una importante occasione per condividere gli obiettivi di quello che sarà il più grande piano di investimenti sul territorio degli ultimi 20 anni – ha dichiarato il Coordinatore ATO3, Mariano Calisse – L’attuale stato delle infrastrutture del servizio idrico risulta vetusto in quasi tutti i Comuni e alcune zone della Provincia subiscono da anni gravi disservizi. C’è bisogno, dunque, di uno sforzo coordinato per porre un rimedio immediato. Abbiamo di fronte una grande sfida, da vincere per garantire ai cittadini un servizio di qualità e un contenimento delle tariffe”. I DOCUMENTI DELLA CONFERENZA
Anche grazie all’ottenimento dell’estendimento funzionale e territoriale della Convenzione per l’interferenza d’ambito con ATO2, il territorio servito sarà interessato entro il 2027 da investimenti che complessivamente superano i 100 milioni di euro (al netto della possibile concessione di contributi richiesti a Ministero Ambiente sul Piano Invasi e Recovery Fund per la completa realizzazione del POS), assicurati per il 70% dagli importi dell’interferenza. Parte integrante del Programma degli interventi è il Piano delle Opere Strategiche (POS) che specifica, con riferimento al periodo 2020-2027, interventi e opere prioritarie.
La Conferenza dei Sindaci di ATO3, il 22 gennaio 2021, a stragrande maggioranza, ha approvato lo Schema Regolatorio 2020-2023, un atto di straordinaria importanza perché fissa, per gli anni a venire, regole, investimenti e tariffa per la gestione delle risorse idriche nei 70 Comuni di ATO3 che costituiscono il perimetro di operatività di ACQUA PUBBLICA SABINA. Un risultato che si è raggiunto grazie ad un approfondito confronto di merito che ha impegnato direttamente i Comuni, il Comitato di Controllo Analogo (l’organismo costituito dai Sindaci soci che supervisiona le scelte gestionali di APS), la STO e la struttura tecnica di APS. Si è riusciti a contenere nel 2% la variazione tariffaria del 2020 e a consolidare ulteriormente il carattere di tariffa più bassa del Lazio per APS.