(di Chiara Pallocci – da RietiLife Free Press) “Regeneron” ed “Eli Lilly”, sono queste le due aziende per le quali, l’Aifa, ha dato il via libera in materia di “monoclonali”, di cui abbiamo già parlato su RietiLife Free Press. Si tratta di farmaci che contengono anticorpi prodotti in laboratorio ma derivanti dal plasma dei pazienti guariti dalla covid-19 e che, stando a quanto riportato all’interno del bando di “Assegnazione di finanziamento per un protocollo di studio sull’efficacia degli anticorpi monoclonali per il trattamento di Covid-19”, sulla base di dati relativi ad analisi preliminari, se utilizzati in contesti di malattia ancora in stato precoce, porterebbero ad riduzione della carica virale, “con evidenze preliminari di un minore utilizzo di risorse sanitarie (ospedalizzazione, accessi in Pronto Soccorso)”.
Gli anticorpi monoclonali, infatti, legano in modo specifico una porzione dell’ormai nota “Proteina Spike” (la corona del virus) e questo gli consente neutralizzare il virus; così, alla persona che si infetta, si potranno somministrare già prima di svilupparli in maniera autonoma e questo consentirebbe di anticipare la risposta immunitaria del malato. Uniche condizioni poste: la somministrazione dovrà avvenire solo in pazienti ad alto rischio di sviluppare forme gravi di malattia (col pericolo di esiti mortali) e solo in forma domiciliare.
Foto: RietiLife ©