Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una lettrice.
“Lamento a nome dei residenti e domiciliati a vario titolo di Via Votone, dal civico 3, la non percorribilità della suddetta via per la massiccia presenza d’acqua proprio in corrispondenza del civico 3 – sotto ponte ferroviario – nonostante da oltre una settimana non si registrino piogge e sia passata l’emergenza. La nostra situazione resta critica; ci si deve spostare a piedi (utilizzando l’argine) oppure per gli spostamenti con i mezzi – cercando di limitarli al minimo – avvalendosi della gentilezza (ormai provata) di una famiglia, proprietaria di una stradina privata, sterrata, unico alternativo collegamento tra Via Votone e Via Velinia e che negli ultimi 10 gg sopporta un via vai continuo di macchine nell’arco dell’intera giornata. Gli utilizzatori sono decine che la percorrono più volte al giorno per lavoro e/o per spostamenti da e verso pollai, orti, ovili, ecc. Possibile, ci domandiamo, che ancora non sia possibile restituirci una sorta di normalità, contenendo l’acqua del fiume Turano all’interno del proprio alveo, a distanza di due settimane dall’esondazione? Attendiamo anche di conoscere cause e responsabilità di chi ha generato tanti danni, disagi e criticità, a detta di tutti EVITABILI”.
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