Università: accordo tra Critevat e Comune di Rieti: nasce il Laboratorio Community Sharing. Sinibaldi: “Elaboriamo la Città del futuro”

La Giunta Cicchetti, su proposta del Vicesindaco e assessore alle attività produttive, Daniele Sinibaldi, ha approvato il progetto definitivo per l’attivazione del Laboratorio Community Sharing e il relativo Protocollo d’intesa sottoscritto con il Centro di Ricerca CRITEVAT (Centro reatino di ricerche in ingegneria per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente e del territorio) della Sapienza – Università di Roma.

Il progetto ha ottenuto un finanziamento di €140.000 così ripartito: €125.000 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e €15mila dal centro di ricerca CRITEVAT. Il Laboratorio punterà ad elaborare Studi e proposte per lo sviluppo locale di Rieti e segue l’attivazione di progetti rivolti ad elaborare una vision del futuro della Città, come, solo per fare degli esempi, “Ri-editing” o “Rieti Smart Village”. Attraverso il protocollo d’intesa sottoscritto, il Critevat assume l’impegno di curare la pianificazione e la realizzazione delle attività da svolgere, coordinando tempi e modalità del Piano esecutivo che sarà redatto nei prossimi mesi.

“Con il Laboratorio Community Sharing cogliamo due esigenze – dichiara il Vicesindaco Daniele Sinibaldi – La prima è restituire centralità all’Università reatina nella costruzione della Città del domani, assegnando ad essa un ruolo strategico nell’elaborazione di proposte, progetti e percorsi. La seconda è quella di mettere in campo iniziative concrete a lungo raggio, con l’obiettivo di immaginare concretamente una vision per la Rieti del domani. Il Laboratorio si occuperà di studiare percorsi di valorizzazione e miglioramento della Città, anche alla luce dell’accelerazione di alcuni percorsi imposti dall’emergenza sanitaria ed economica che stiamo attraversando. Dallo sviluppo alla valorizzazione del tratto urbano del fiume Velino, alla fruibilità dei percorsi ciclo turistici e dei camminamenti pedonali, ad uno studio serio ed attuale sulla localizzazione e lo sviluppo e recupero delle aree artigianali, commerciali o mercatali, con l ‘obiettivo di ricucire zone e aree della Città che oggi appaiono frammentate e scollegate. Insomma, attraverso l’importante e professionale apporto dell’Università e del Critevat potremo gettare le basi per disegnare la Rieti del futuro, attuando un processo partecipato e condiviso con le forze vive, economiche sociali e del terzo settore, della comunità reatina. Questo è ciò che immaginiamo debba fare l’Università di Rieti, evolvendo da strumento didattico a motore di sviluppo del territorio”.

Foto: RietiLife ©

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