(ma.dio.) Il Rieti calcio torna ad allenarsi al Gudini. Dopo i problemi degli ultimi due giorni, legati alla fattura da quasi 4mila euro, promessa ma non saldata da Benedetto Mancini secondo quanto filtra dal Gudini, oggi Riccardo Curci ha provveduto a saldare alla famiglia Lodovici ciò che gli spettava per l’uso del campo da parte del Rieti per allenamenti e gare interne (almeno finché non tornerà lo Scopigno disponibile). Ora a far aumentare i dubbi sugli accordi che i due imprenditori hanno preso tra la fine di dicembre e gli inizi di gennaio, è quello che è stato scritto nel documento concordato dal notaio. Dalla scrittura privata sembrerebbe che la gestione economica del club dovesse essere condivisa: con le spese ordinarie a Curci e le straordinarie a Mancini. Ma non doveva essere gestito tutto dall’ex presidente del Latina? È arrivato il momento di fare chiarezza da entrambi i lati: per la città, i tifosi e gli addetti ai lavori.
BILANCIO E STIPENDI – Oggi è soprattutto il giorno della verità. A Roma, dal notaio Andretta, nel tardo pomeriggio andrà in scena l’incontro decisivo per chiudere la trattativa. Con l’approvazione del bilancio e il bonifico di 150mila euro a favore di Riccardo Curci, come elementi fondamentali per chiudere questa operazione. Cosa accadrà in quelle stanze? Parola fine in maneira positiva alla trattativa avviata a settembre o salta tutto. Ripetiamo: il bonifico a Curci è decisivo.
Nel frattempo la società dovrebbe provvedere a saldare gli stipendi, con una tabella di marcia in ritardo di due settimane, per una cifra che si aggira intorno ai 31mila euro.
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