(r.l.) Dopo quanto accaduto nella giornata odierna, con il fallimento della trattativa che andava avanti da settembre tra Curci e Mancini, (leggi) e la chiusura del campo Gudini ieri – questione poi rientrata col pagamento di 3660 euro da parte di Curci a Lodovici che gestisce la struttura – la squadra e lo staff del Rieti calcio hanno emesso una nota che pubblichiamo.
“In un momento estremamente particolare che ci vede lontani dagli stadi, la nostra rabbia è ancora più forte ed il nostro silenzio è durato fin troppo. La città di Rieti e la sua squadra meritano rispetto. L’amore e la passione che unisce tutti noi nei confronti della nostra squadra ci porta a scrivere un comunicato in cui vogliamo esprimere tutto il nostro disappunto e la rabbia nei confronti di un personaggio che non merita neanche lontanamente di definirsi Presidente di un club come il Nostro – dice la squadra, riferendosi a Benedetto Mancini, “presidente” per qualche settimana – Il suo ingresso in società ha destabilizzato una squadra intera. Ci sono state fatte innumerevoli promesse non mantenute, sono state dichiarate cose non veritiere e sono state prese in giro persone, famiglie, veri professionisti e un’intera città. Ma come tutte le cose nella vita, la menzogna e l’inganno hanno una data di scadenza e alla fine si scopre sempre TUTTO. Probabilmente anche noi abbiamo commesso degli errori di valutazione, e per questo ce ne scusiamo. Per concludere, ci teniamo a tranquillizzare tutti poiché quanto accaduto non andrà a compromettere il nostro prossimo futuro. I programmi ambiziosi, che noi tutti da veri professionisti continueremo e ci impegneremo di portare avanti, sono e saranno sempre degni della storia calcistica della nostra città e della nostra maglia. Squadra e staff”.
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