“Se il Lazio non entrerà in zona gialla per i ristoratori sarà un’ ulteriore mazzata”. E’ quanto riferisce Sergio Protopoapa di Area PMI in merito alle decisioni che il governo prenderà nel pomeriggio.
“Il problema non riguarda soltanto Roma, ma anche Latina, Viterbo, Rieti e Frosinone dove la contrazione è forte, meno rilevante della Capitale, dove i costi del lavoro sono più alti – dice Protopapa – entrare in zona gialla da domenica significa dare ossigeno alle attività fino ad ora chiuse e rialzarle moralmente. Oltre alla mancanza di liquidità c’è la dignità da difendere che molti l’hanno persa non avendo più un euro in cassa. Si salva chi, negli anni, ha avuto la fortuna di conservare i risparmi con i quali è andato avanti fino ad ora. Però ora molti negozi del centro storico di Roma hanno chiuso a dicembre per riaprire a marzo, e tanti ancora hanno esposto il cartello vendesi o affittasi. Una situazione grave destinata, qualora non venissero prese contromisure serie, a generare migliaia di chiusure nella nostra regione. E perdite di posti di lavoro non solo a Roma, ma anche nel resto delle province martoriate dal prolungarsi dell’emergenza sanitaria”.
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