Foto: Gianluca VANNICELLI ©
(r.l.) La Piana sotto l’acqua. Gli allagamenti nella Piana Reatina sono ben visibili dall’alto. Il Turano (e il Velino con gli altri corsi d’acqua secondari) ha rilasciato la sua acqua in virtù dell’apertura della diga del Turano, creando disagi alle porte della città.
Evacuazioni, danni a colture, abitazioni, allevamenti e il costante lavoro di forze dell’ordine, Protezione Civile e Vigili del Fuoco. La giornata odierna ha sottolineato i problemi, oltre che delle zone a ridosso del Turano alle porte del capoluogo (il Macelletto), anche quelle più nel cuore della Piana, via Settecamini e via Capannelle, via Criano e gran parte pianura reatina. Ma la giornata odierna ha segnato anche zone come Poggio Fidoni (stamattina evacuazioni di famiglie isolate) e Piani Sant’Elia, dove la piena è arrivata più tardi ma con lo stesso carico di disagi. Da ieri la domanda che corre veloce è: si poteva evitare? Davvero il maltempo e la neve hanno inciso così repentinamente sull’innalzamento dei laghi? Riflessione – assieme alla manutenzione dell’infrastruttura diga – a cui qualcuno dovrà rispondere. Recentemente, situazioni simili si sono registrate nel 1999 e nel 2010 con allagamenti e danni importanti. E da lì ancora nessun insegnamento.