Nota del sindaco di Casaprota, Marcello Ratini, sulla questione Aps.
Essendo l’acqua un bene essenziale per la vita, tutte le Direttive europee e normative nazionali recitano che quella che avanza non può essere negata a nessuno. Quella che avanza. Infatti nel caso di grandi derivazioni viene imposto l’obbligo della restituzione per gli usi esigenziali dei territori dai quali proviene una importante risorsa idrica. Così non è stato per tutti i Comuni del reatino che captano acqua dalle derivazioni delle sorgenti Peschiera – Le Capore grazie proprio ai Sindaci dei Comuni del reatino che con la famosa “Convenzione Obbligatoria di Interferenza Idraulica” hanno praticamente votato l’esproprio dell’acqua del reatino, tutti escluso i 5 che hanno votato contro, in favore del Comune di Roma e per esso in favore di ACEA ATO2 SpA. Infatti tutti si sono obbligati a garantire 10.000 l./sec. dalle sorgenti Peschiera e 4.700/5.500 l./sec. dalle sorgenti Le Capore ed ACEA si è obbligata a far salve le utenze dei 24 comuni che captano acqua dalle derivazioni Peschiera – Le Capore, “fermo restando che siano eccedenti ai 14.700 litri/sec. vettoriali in favore del Comune di Roma”. Tenendo in considerazione che l’attuale condotta del Peschiera non può contenerne più di 9.000 litri/sec. ai quali vanno detratti 1.000 litri sec. captati dai Comuni del reatino, in realtà non possono esserne garantiti più di 8.000 litri sec, ma ancor peggio per Capore la cui portata si è ridotta a non più di 9.000 litri sec. Quindi se Roma andrà in crisi idrica, ACEA ha facoltà e diritto di chiudere le forniture a tutti i Comuni del reatino. A proposito poi degli aumenti tariffari ora approvati da A.P.S. c’è da dire che sempre nella detta Convenzione Obbligatoria votata dai Sindaci dei Comuni del reatino è stata votata la tariffa, 19 cent. al mc. che A.P.S. deve pagare ad ACEA per i 1.000 litri sec. esigenziali per i Comuni del reatino. È qui lo scandalo: ACEA per tutta l’acqua derivata dalle sorgenti Peschiera – Le Capore, 400 milioni di mc./anno, paga un canone di concessione di 304.000€ corrispondente a 0,00076 decimillesimi che rapportato ai 1.000 litri sec. dei Comuni del reatino, corrisponde ad € 223. 900. A.P.S. pagando ad ACEA 19 cent./mc. l’acqua fatturata ai Comuni, corrisponde ad ACEA 5.991.000 (cinquemilioninovecentonovantunomila €/anno) che pagano i cittadini sulle loro bollette. In relazione, l’utile netto che ACEA trae dall’acqua venduta ai Comuni del reatino è pari al 25.278%. Questo è quello che hanno votato i Sindaci del reatino per ottenere quegli sporchi 7 milioni di €/anno da destinare peraltro alla preservazione da inquinamento delle sorgenti o delle condotte per Roma. Ora si lamentano degli aumenti di tariffa dopo aver votato quella scellerata Convenzione Obbligatoria! Soltanto il sottoscritto Sindaco di Casaprota, da solo contro tutti, ACEA, Regione Lazio ed ATO3 Provincia di Rieti, sta portando avanti una battaglia legale a tutela del suo territorio, a salvaguardia della sua sorgente ed a difesa dei diritti dei suoi cittadini. Si vergognino tutti gli altri. Disponibile a qualunque confronto documenti alla mano.
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