(da comunicato della Polizia) Gli Agenti della Squadra Mobile hanno denunciato in stato di libertà una donna reatina di 43 anni, resasi responsabile di un furto aggravato commesso in una abitazione del capoluogo.
L’indagine ha preso il via nel mese di ottobre scorso quando una donna, non trovando più il suo bancomat, che custodiva all’interno di una armadio nella propria abitazione, aveva sporto una denuncia di smarrimento.
Dall’analisi dei movimenti bancari, nei giorni seguenti, tuttavia, la donna aveva notato dei prelevamenti da lei non compiuti e, preoccupata, ha sporto immediatamente una denuncia di furto del bancomat, pur non comprendendo come questo potesse essere stato commesso data l’assenza di evidenti segni di effrazione presso il proprio domicilio. Nella circostanza la donna, dopo un più accurato controllo, aveva anche notato e denunciato la “scomparsa” di oltre 600 euro in contanti che custodiva all’interno dello stesso armadio.
Gli investigatori della Polizia di Stato hanno intrapreso quindi una attività di indagine che ha permesso di individuare, grazie all’esame delle riprese del circuito di videosorveglianza dello sportello bancomat utilizzato, una donna, conosciuta dagli Agenti della Squadra Mobile reatina poiché già denunciata in un’altra circostanza per aver commesso un piccolo furto, mentre utilizzava detto sportello ATM nel lasso di tempo in cui era stato sottratto il denaro con la carta bancomat rubata.
Le indagini degli Agenti della Questura di Rieti hanno evidenziato che la donna, identificata per la reatina V.C., di anni 43, approfittando di una sostituzione, come occasionale badante, effettuata presso l’abitazione della vittima, aveva asportato sia il contante che la carta bancomat con la quale poi si era impossessata del denaro custodito nel conto corrente della derubata.
V.C. è stata pertanto denunciata in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovrà rispondere del reato di furto aggravato e di indebito uso di carte di credito.
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