(di Chiara Pallocci – da RietiLife Free Press) Mascherina, distanziamento sociale, maniacale attenzione per l’igiene delle mani ed una più intensa campagna di vaccinazione. Così abbiamo abbattuto l’incidenza dell’influenza stagionale. Secondo il rapporto settimanale “InfluNet” dell’Istituto Superiore di Sanità, riferito alla cinquantatreesima settimana del 2020, la curva epidemica delle sindromi simil-influenzali “è stabile e sotto soglia epidemica”.
Durante la scorsa stagione, in questo stesso periodo, il livello di incidenza era pari a 4,9 casi ogni mille assistiti, a fronte di 1,4 di questa stagione. Il ceppo virale di quest’anno è stato identificato, in Italia, per la prima volta il 29 settembre; la diffusione del virus stagionale è però – al momento – praticamente inesistente anche se, a causa dell’emergenza da Covid19, i dati trasmessi dai laboratori regionali potrebbero non riflettere la reale circolazione del virus influenzale. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 2,91 casi per mille assistiti, in quella 5-14 anni a 0,98, nella fascia 15-64 anni a 1,36 e in quella tra chi ha un’età uguale o superiore a 65 anni a 1,10 casi per mille assistiti. Per il calcolo è stato utilizzato il metodo Moving Epidemic Method che permette di stimare l’inizio, la durata e l’intensità dell’epidemia in ogni stagione influenzale.
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