Una notizia molto commentata, quella dello scorso 25 Agosto quando in un comunicato i Carabinieri riportavano l’arresto, in località Labro, di due persone le cui iniziali venivano indicate in E.S. e M.G., trovate in possesso di una carcassa di capriolo.
Venne spiegata dai militari la condotta dei due, ai quali, in sintesi, sono stato contestati i delitti di furto venatorio e uccisione di animale e, quindi, tratti in arresto in flagranza di reato.
Lo scorso Novembre, si e tenuta, a piede libero, l’udienza di convalida dell’arresto: il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Rieti, Dott. Porro, in accoglimento delle tesi delle difese – Avv. Stefania Formichetti e Avv. Laura Nobili per E.S. e Avv. Federico Fiocco e Avv. Marta Ciferri per M.G. – non ha convalidato l’arresto all’epoca eseguito dalle forze dell’ordine intervenute e ha riqualificato il fatto originariamente contestato ai due indagati derubricandolo alla contravvenzione prevista dalla lett. f dell’art.30 L. 157/92, ovvero l’esercizio della caccia durante il silenzio venatorio.
Il GIP, riqualificando il fatto, ha quindi ritenuto illegittimo l’arresto dei due perché eseguito in mancanza dei presupposti di legge. Si attende ora il vaglio del merito della vicenda.
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