“Di fronte ad una garbata critica politica che lo ha definito “uomo solo al comando”, il primo cittadino ha etichettato l’autore di tale critica come uno “sventurato mentale“. A questo punto la politica cede il passo a valutazioni di civiltà, moralità, dignità. Il confronto politico può essere aspro, duro, spietato ma se si arriva a toccare il livello dello sfregio personale, deve scattare un allarme che scavalchi i confini delle distinzioni politiche” hanno detto i gruppi di opposizione RietiCittàFutura, Pd, Psi.
“Al di là delle valutazioni che la degenerazione in essere sta producendo in noi, reputiamo che la maggior parte dei sodali politici del sindaco, di chiara formazione democratica, voglia riflettere su tale deriva ed affermare la propria impronta per recuperare il recuperabile. Per ora vogliamo solo appellarci trasversalmente alle responsabilità dei colleghi amministratori, consapevoli, a differenza del Sindaco, del ruolo esemplare che sono chiamati a rivestire soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Siamo convinti che sul piano della propria tempra culturale, educativa e morale, da qualsiasi collocazione politica, lavorino per il recupero prepolitico della civiltà relazionale, nella certezza che senza porre un argine all’imbarbarimento promosso dal linguaggio involuto del sindaco, presto o tardi tutti ne verranno travolti” hanno concluso i gruppi di opposizione.
Foto: RietiLife ©