“Il Segretario cittadino del PD avrebbe fatto bene a documentarsi sui bilanci della Regione Lazio prima di scrivere amenità offendendo la memoria e l’intelligenza altrui. Avrebbe scoperto che Marrazzo per il progetto del Terminillo appostò furbescamente due milioni di euro, che però non furono spesi ed andarono in perenzione, nel bilancio 2009. A ridosso delle elezioni, nelle quali pensava di ricandidarsi, e sotto la pressione del referendum indetto dal Comune di Leonessa per transitare in Umbria rinviò agli anni successivi, cioè al bilancio pluriennale, il resto del finanziamento diviso in due tranche. Dopo le dimissioni, dovute alle vicende personali del Presidente, il compito di approntare il finanziamento ricadde sulla successiva Giunta regionale di centrodestra che lo assicurò appieno con delibera 605 del 14 dicembre 2012. Verificare per credere! Forse aveva ragione Umberto Eco a proposito dei leoni da tastiera!”: è quanto dichiara il Sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, in replica a recenti dichiarazioni del Segretario cittadino del Pd, Vincenzo Di Fazio (leggi).
Controreplica del Pd: “Da un amministratore esperto come Cicchetti tutto ci saremmo aspettati meno che una imprecisione simile come quella in cui è incappato sulla questione dei fondi stanziati per il Terminillo. Probabilmente è un lapsus dovuto all’eccessiva voglia di prendersi meriti che non ha. Fu la “Legge finanziaria regionale per l’esercizio 2009” che stanziò i fondi per il progetto mettendoli nel bilancio pluriennale dato che, come dovrebbe facilmente comprendere anche chi non ha letto Umberto Eco, un progetto di tale portata non si realizza dall’oggi al domani, come dimostrano le vicissitudini di cui siamo testimoni. Nella breve e tristemente famosa esperienza della Giunta Polverini durante la quale Cicchetti è stato indiscusso protagonista anche come assessore, invece di chiudere l’ospedale di Magliano e ridimensionare quello di Amatrice Cicchetti avrebbe potuto benissimo aumentare lo stanziamento anziché limitarsi a confermarlo: ma tant’è. Se Cicchetti vuole prendersi il merito del progetto di rilancio del Terminillo faccia pure, i cittadini sapranno giudicare come sapranno giudicare le promesse non mantenute come la nuova scuola a Campoloniano regalata da una fondazione e il Polo farmaceutico al nucleo industriale. Al punto in cui siamo serve programmare il futuro del Terminillo con atti e progetti concreti non servono politici che cercano di accaparrarsi meriti passati che non hanno ma servono amministratori capaci di collaborare e impegnarsi per raggiungere gli obiettivi utili per i cittadini reatini e per il territorio della provincia di Rieti. Senza unità di intenti e collaborazione sui grandi temi non si può andare oltre alla sostituzione di una lampadina fulminata”.
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