“Nell’ambito del piano di ripresa economica messo a punto dall’Unione Europea, meglio conosciuto come Recovery Fund, ogni regione poteva indicare al Governo le priorità progettuali con un atto di indirizzo. Ora non sappiamo con chi e in quali termini la giunta regionale abbia interloquito con gli amministratori del territorio reatino per stabilire quali fossero le priorità per la nostra provincia, ma vedendo quanto scritto nero su bianco sulla deliberazione regionale n. DEC61/2020 (in allegato) c’è da rimanere molto perplessi. La priorità per noi sarà, citando testualmente, “Interventi per l’adeguamento a quattro corsie per senso di marcia per l’intera tratta” della Rieti-Torano per un costo stimato pari a 400 milioni di euro”: lo scrivono Movimento 5 Stelle Rieti, Movimento 5 Stelle Fara Sabina, Cicolano 5 Stelle.
“Nessuna osservazione neanche dall’opposizione in consiglio regionale: evidentemente per tutti va bene così. Non la ferrovia da Passo Corese a Rieti, dal costo stimato di 790 milioni (col progetto faraonico del 2006 di Italferr mai realizzato, ma molto meno con un progetto più ecosostenibile), opera attesa dal nostro territorio almeno dal 1893 come recita la targa commemorativa nella stazione di Contigliano; eppure, nella stessa delibera si può leggere una lista di interventi per nuove costruzioni o adeguamenti ferroviari nel resto del Lazio pari a 3,38 miliardi di euro; non fondi necessari al raddoppio a 4 corsie della Salaria per il tratto non ancora finanziato da Passo Corese alla variante di Osteria Nuova (la restante parte, da Poggio San Lorenzo a San Giovanni Reatino, è finanziata con 150 milioni da parte del Governo), o all’adeguamento del tratto tra Cittaducale e Micigliano, progetto di Anas del 2003 mai realizzato, dove tra curve strette, attraversamenti di centri abitati e passaggi a livello sembra di percorrere una strada provinciale” dicono i pentastellati.
“La priorità per la Regione Lazio è dunque un adeguamento a quattro corsie di una superstrada di 45 km che collega Rieti con Avezzano, ricca di viadotti e gallerie molto difficili da raddoppiare, e per cui molto probabilmente non basteranno i fondi previsti, e con un volume di traffico talmente ridotto da non giustificarne l’ampliamento, al netto del completamento, quello sì utilissimo e atteso da anni, dell’ultimo tratto di 4 km che bypassa la frazione di Casette. Inoltre, vogliamo credere che l’aver scritto ‘quattro corsie per senso di marcia’ nella delibera regionale sia un errore fantozziano, altrimenti ci ritroveremmo con una strada ad otto corsie che sventrerebbe l’intera Valle del Salto per collegarci all’Autostrada dei Parchi. E se l’intenzione fosse proprio quella di fare della Rieti-Torano una strada a pagamento, prolungamento della A24 fino a Rieti, magari con la pressione di qualche costruttore o concessionario abruzzese che teme che un potenziamento della Salaria possa togliergli la gallina dalle uova d’oro? Sarebbe molto interessante conoscere le pressioni che ci sono state dietro questa scelta della Regione Lazio, destinata a plasmare il futuro delle nostre infrastrutture per i prossimi 20 anni” concludono i pentastellati.
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