(di Christian Diociaiuti) Vaccinati dal covid-19 questa mattina i primi 5 reatini. Passate le 9, a ricevere le prime dosi arrivate nel nostro territorio, sono stati operatori sanitari del De Lellis, nelle categorie ritenute prioritarie per il lavoro che svolgono quotidianamente e nella lotta alla pandemia. La primissima vaccinata è Sara Miele, infermiera di Pediatria e Neonatologia. Rieti e la prima azienda sanitaria del Lazio, dopo Roma e lo Spallanzani.
Sara Miele, infermiera di Pediatria e Neonatologia, Elio Naviganti, infermiere dell’assistenza proattiva Infermieristica, Sara Di Sabantonio, infermiera di Cardiologia Utic, Donatella Novelli infermiera del reparto covid 1 e Massimiliano Angelucci, medico igienista dell’ospedale: ecco i primi 5 che si sono sottoposti all’immunizzazione e tra 21 giorni riceveranno la seconda dose. La vaccinazione è avvenuta in un evento al De Lellis, al laboratorio analisi, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità D’Amato, dei vertici Asl, del Governatore Nicola Zingaretti, del consigliere regionale Fabio Refrigeri e del consigliere regionale Claudio Di Berardino.
L’INTERVISTA A SARA MIELE
Procedura non semplicissima quella della somministrazione, visto che il vaccino Pfizer viene trasportato e stoccato a diversi gradi sotto 0°C (in ultracongelatore a -80°C, al De Lellis previsto nella farmacia dell’ospedale), seguendo una “catena del freddo” che parte proprio dagli stabilimenti Pfizer e va garantita ovunque. Una volta scongelato, il vaccino è valido per poche ore. Dopo aver iniettato fisiologica, il vaccino è pronto all’uso ma non va agitato (operazione che si fa prima, nell’attivazione). Se c’è particolato nella fialetta, essa va gettata, come indica Pfizer.
I 5 operatori sanitari sono l’apice di una serie di vaccinazioni che a Rieti conta in tutto, in questa primissima fase, 40 persone, tutte impegnate nell’ambito sanitario. Con l’arrivo delle altre dosi in questi giorni, i vaccinati – a seconda delle adesioni che Asl sta raccogliendo tra i propri dipendenti – saranno sempre di più. Pfizer da oggi invia in Italia 470mila dosi a settimana. Oggi ne ha inviate poco meno di 10mila, una cifra simbolica per avviare la campagna vaccinale che ha coinvolto tutta Italia, con la distribuzione – anche grazie a tutte le forze armate – delle dosi tramite aerei e mezzi a terra, in poco meno di 300 centri di stoccaggio in tutta Italia. Altre dosi arriveranno a Rieti, per portare a compimento il piano vaccinale.
Nella primissima fase – chiarisce Asl – saranno 5000 le dosi predisposte da Asl Rieti. “Vaccinarci significa uscire prima possibile dall’emergenza” dice il dg Asl, Marinella D’Innocenzo.
Il calendario – anche nel Reatino – prevede la vaccinazione degli operatori sanitari, poi di ospiti e lavoratori delle RSA, poi gli over 80 e gli over 70 nei primi mesi del 2021 e via via tutte le categorie col passare dei mesi fino al nono, decimo, mese dell’anno in cui la campagna sarà aperta a chi non ha avuto accesso ed è considerato in una categoria meno a rischio. Obiettivo vaccinare 40 milioni di italiani e raggiungere l’immunità di gregge. Il vaccino sarà gratuito e aperto a tutti ma non obbligatorio, come precisato da più parti in questi giorni. A Rieti vaccinazioni nelle sedi del Distretto 1 e 2 e con equipe itineranti. Le vaccinazioni avverranno attraverso equipe formate. Prevista l’assunzione di 50 operatori, medici, tecnici, infermieri, oss e amministrativi.
A quello Pfizer si aggiungerà anche quello elaborato da altre cause farmaceutiche, accelerando di fatto l’immunizzazione e la disponibilità delle dosi.
Nella foto in evidenza Sara Miele pronta a ricevere il vaccino
Foto: Christian DIOCIAIUTI – Francesco PATACCHIOLA ©