“L’impresa agricola è il pilastro del sistema rurale per le attività economiche che genera, per le positive ricadute in ambito socioeconomico e per la salvaguardia territoriale e ambientale; per tali ragioni, riteniamo che le misure a superficie, accanto a quanto previsto per gli investimenti, siano le uniche in grado di garantire un reale sostegno al tessuto produttivo agricolo con l’effetto indotto di traino, sia per le filiere dei distretti di produzione che per il territorio e per le aree rurali più in generale”. Lo sottolineano i presidenti regionali di Cia-Agricoltori italiani Fabrizio Pini, Confagricoltura Alessio Trani e Copagri Guido Colasanti, che hanno inviato una lettera in merito all’assessore regionale all’agricoltura Enrica Onorati.
“In tal senso – scrivono i presidenti a margine della riunione del Comitato di Sorveglianza del PSR Lazio 2014-2020 – pur stigmatizzando la riduzione dei premi, esprimiamo soddisfazione per la misura 14 sul benessere animale, che ha riscontrato grande interesse nel mondo delle imprese, andando a incidere fortemente sugli investimenti aziendali e dando alle aziende la possibilità di mantenere e, in molti casi di aumentare, la competitività dei prodotti laziali”.
“Analogo favore si esprime poi per l’incremento dei fondi destinati alla misura giovani del PSR, che consentirà un significativo scorrimento delle graduatorie, pari a ben 128 unità, e darà ossigeno a tanti giovani imprenditori agricoli”, proseguono i presidenti regionali di Cia, Confagricoltura e Copagri. Quanto invece alla misura 13.1 relativa all’indennità compensativa, riteniamo che con il taglio trasversale delle risorse a essa destinata si rischi concretamente di pregiudicare il delicato e instabile equilibrio delle imprese agricole, con particolare riferimento a quelle ricadenti nelle aree marginali e montane, sempre più abbandonate al depauperamento economico e sociale nonostante le tante e positive dichiarazioni d’intenti di tenore opposto”.
“Alla luce di quanto sopra, e in vista della messa in campo di una programmazione più generale del nostro comparto produttivo, di cui si sente ogni giorno di più la necessità, riteniamo doveroso che le scelte vengano prese con una chiara visione di prospettiva, mettendo al centro dell’attenzione lo sviluppo del territorio e delle tantissime imprese agricole che in esso operano quotidianamente e con non poche difficoltà” concludono Pini, Trani e Colasanti.
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