A ridosso dell’Immacolata la rete dei Consorzi di Bonifica è stata messa sotto pressione dalle perturbazioni che sono state copiose e pesanti. “Abbiamo retto all’onda d’urto delle forti piogge – ha detto Sonia Ricci, presidente di Anbi Lazio – e la nostra risposta in termini di operatività è stata puntuale e tempestiva. Di questo vanno ringraziati tutti gli operai e i colleghi che hanno organizzato il lavoro, guardando alla prevenzione per contrastare l’emergenza. Abbiamo innalzato il livello di attenzione e fronteggiato tutto al meglio. La manutenzione va organizzata per tempo in tutta la regione e su questo, con tutti i direttori, nei giorni scorsi ci siamo confrontati con gli amici presidenti e commissari. Una riunione utile, seppur con le dovute precauzioni dettate dal momento, per analizzare quanto realizzato in un anno che definire particolare è davvero riduttivo. I Consorzi di Bonifica, grazie anche ad Anbi Lazio, nell’ultimo anno sono stati ancor più presenti, reclamando attenzioni ed azioni che prima non si concretizzavano a dovere. Le parole d’ordine sono sinergia e condivisione. La chiave di volta è la gestione, che deve essere fatta con tempismo e risolutezza. Gli obiettivi da far percepire sono che cosa sono, cosa rappresentano e cosa fanno per non essere più considerati controparte di nessuno in primis dai cittadini. Un cambio culturale importante – spiega il direttore di Anbi Lazio, Andrea Renna – inevitabile però, oggi più di ieri, per prendere ad esempio altri percorsi fatti nel Veneto, in Emilia Romagna, Piemonte, Toscana e Lombardia, per fare qualche esempio. Un cammino lungo che però è iniziato e sembra sia gradito, in primis, in Regione Lazio, dove abbiamo trovato e stiamo trovando sempre più ascolto, dimostrando di essere conseguenti. La funzione dei Consorzi di Bonifica, come presidi principali, insostituibili nelle attività di tutela del territorio, per la prevenzione del dissesto idrogeologico e per la salvaguardia delle attività produttive, agricole e artigianali del Lazio mediante un’irrigazione che sappia rispondere al meglio alle esigenze che come cambia il tempo cambiano anche loro. La manutenzione del territorio, però, deve rappresentare una scelta forte destinando piani di risorse pluriennali, le cui opere siano da concordare con la Regione e l’ Autorità di Bacino. “Abbiamo appreso con soddisfazione – ha concluso Sonia Ricci – che è in fase di stesura un disegno di legge sul contrasto al dissesto del territorio, perché non si può continuare a costruire in aree a conclamato rischio idraulico, né si deve proseguire nel consumo irrefrenabile di suolo. La risposta alle conseguenze dell’estremizzazione degli eventi atmosferici, accentuate dalla naturale fragilità di un territorio come il nostro, non può essere la proclamazione degli stati di calamità, che peraltro, dati alla mano ristorano solo il 10% dei danni a comunità, di cui si blocca l’economia e lo sviluppo”. “I Consorzi di Bonifica – ha proseguito – conoscono il territorio, di cui curano la quotidiana manutenzione e hanno pronti piani di opere definitive ed esecutive, cioè cantierabili, in grado di rispettare il crono-programma europeo per l’utilizzo delle risorse del Recovery Plan. Vanno superate inutili procedure e burocrazie, che rallentano i tempi di realizzazione delle opere, pur mantenendo i dovuti controlli sulle spese”.
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