Ha preso il via in un’atmosfera gioiosa ma essenziale la quarta edizione della “Valle del Primo Presepe”, con l’apertura sotto gli archi di Palazzo Papale della nuova opera realizzata dal maestro Artese e con altre iniziative.
Avviata nel pomeriggio del 16 dicembre 2020 con un’anteprima alla stampa e una breve visita delle autorità cittadine la quarta edizione de La Valle del Primo Presepe, iniziativa ideata dalla Chiesa di Rieti in collaborazione con i Comuni di Greccio e Rieti, i Frati Minori Francescani della Provincia di San Bonaventura, il sostegno della Fondazione Varrone, la Regione Lazio e la partecipazione dell’Associazione Italiana Amici del Presepio e della Scuola Interforze NBC di Rieti.
Svelata sotto gli archi di Palazzo Papale l’opera “Dal dolore alla festa: il miracolo della fraternità”, realizzata dal maestro materano Francesco Artese, che con Fonte Colombo e La Foresta conclude una trilogia artistica dedicata all’esperienza di san Francesco nella Valle Santa reatina. Si potranno visitare le tre opere monumentali tutti i giorni inclusi i festivi dalle ore 10 alle 20 inclusi. Non occorre prenotazione, ma l’accesso agli archi sarà opportunamente regolato in modo da evitare assembramenti.
Si potrà inoltre visitare dalle ore 10 alle 19, inclusi festivi, sempre nel rispetto delle normative vigenti, il Giardino della Valle del Primo Presepe, un’espansione dell’orto medievale inaugurato lo scorso mese di settembre nelle aree verdi del Palazzo Papale.
Tra le altre sedi finora aperte al pubblico vanno ricordate la Cattedrale di Santa Maria che con la collaborazione del parroco don Paolo Blasetti espone il suo suggestivo presepe Staffa, mentre la Basilica di Sant’Agostino in piazza Mazzini a partire da domenica 20 dicembre svelerà un’opera davvero particolare, l’Icona della Santa Madre di Dio Galactotrofusa realizzata dal parroco don Marco Tarquini.
Nel capoluogo, un simbolo del Natale resta sempre il Presepe della Pace situato e sempre visibile proprio all’ingresso cittadino, scultura imponente pensata dall’artista reatino Renato Buccioni.
Rientrano inoltre nella manifestazione le Natività esposte nelle vetrine di alcuni esercizi commerciali della zona di Porta Romana e il presepe posizionato sotto il grande ulivo di piazza Cavour, nelle vicinanze del Ponte Romano.
Greccio, luogo del primo presepe al mondo, pur in tempo di epidemia non mancherà di regalare l’atmosfera di pace e serenità irradiata dal suo borgo. La rievocazione storica del primo presepe si terrà online nei giorni del 24,26 e 27 dicembre e il 1, 2, 3 e 6 gennaio. A partire dal 24 si potranno ammirare figure riprodotte nel legno illuminate da un particolare gioco di luci, e passeggiando per il borgo al calar della sera le mura della abitazioni appariranno come immense tele raffiguranti opere sacre e temi natalizi.
Sono inoltre vicine alla manifestazione le realizzazioni di diversi comuni della Valle Santa, Rivodutri, con il particolarissimo presepe subacqueo delle Sorgenti di Santa Susanna che quest’anno festeggia con una nuova affascinante illuminazione i suoi venticinque anni, Cantalice con il “Presepio tra i Platani” realizzato nei pressi del Santuario di San Felice all’Acqua, il presepe a grandezza naturale del santuario di Poggio Bustone, e le idee presepiali per il Natale 2020 ideate dall’amministrazione di Colli sul Velino.
Rientra nel circuito anche Leonessa, con il suo antico “Presepe fittile” installato nella chiesa di San Francesco, e Borbona, che realizzerà il suo “Presepe virtuale” attraverso un gioco di luci e colori e tramite l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Il “Natale insieme” di Amatrice prevede una serie di eventi online, musica e luci e i presepi della parrocchia di Sant’Agostino e dei centri commerciali, mentre ad Accumoli si potrà ammirare il “Presepe in piazza”.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla manifestazione verranno resi noti attraverso il sito valledelprimopresepe.it, i social collegati e i media diocesani.
In foto: Il Presepe della Cattedrale Santa Maria Assunta di Rieti
Foto: Chiesa di Rieti ©