Nella giornata di martedì 15 dicembre si è svolta la prima videoconferenza del progetto “Dal Risorgimento ai giorni nostri”, che unisce diversi istituti del capoluogo reatino (IIS Elena principessa di Napoli, IIS Jucci, IIS Rosatelli) con lo scopo di suscitare l’interesse della storia, locale e non, nei ragazzi. Grazie al lavoro costante e attento della coordinatrice, la professoressa Benedetta Graziosi, e di altri docenti delle scuole coinvolte, il progetto continua anche quest’anno nonostante tutte le avversità del periodo attuale. L’iniziativa consente agli studenti di conoscere la vita di persone che hanno cambiato la storia, con le loro azioni e le loro scelte, come Pio La Torre, ucciso dalla mafia il 30 aprile 1982.
Nella scorsa conferenza il dottor Franco La Torre, figlio di Pio La Torre ha ripercorso, anche tramite l’intervento dei ragazzi, la storia della mafia e dell’antimafia attraverso la vita di suo padre, un uomo ucciso per le proprie idee “perché insisteva troppo”, impegnato nella lotta contro le mafie. L’obiettivo di Pio La Torre era far sì che le mafie non acquisissero più potere di quello che avevano già e si impegnò a formulare la legge per contrastare e prevenire le associazioni mafiose, attuata solo dopo la sua morte, e attualmente conosciuta come “Legge 13 settembre 1982, n° 646”.
Durante la conferenza, grazie alla sua forza comunicativa, Franco La Torre ha raccontato le idee, le passioni, gli insegnamenti e le riflessioni di un uomo curioso, forte, dedito allo studio e non rassegnato al fatalismo. Un uomo che viveva la politica non come un lavoro, ma come una vocazione. Un uomo da “raccontare” ai giovani di oggi e si sempre, a chi non era ancora nato o era troppo piccolo per ricordare la strage di Capaci e quella di via D’Amelio, un uomo la cui vita può far comprendere quanto sia importante la lotta contro le associazioni mafiose.
Franco La Torre, con le sue emozionanti parole, ha trasmesso a tutti gli intervenuti la volontà di non arrendersi davanti alla mafia, ma di continuare a lottare per non vanificare la morte delle sue vittime. Parlare di tematiche così importanti attraverso la vita di persone come Pio La Torre, è fondamentale per far sì che il suo ricordo e le consapevolezze che ha voluto trasmettere rimangano nell’animo di ciascuno. L’incontro quindi ha assunto un valore importante sia per le conoscenze storiche e culturali che sono state affrontate, ma anche e soprattutto per la forte ricaduta formativa sui giovani partecipanti, in termini di valori e principi su cui riflettere e scommettere.
Foto: Valloni ©