Si avvicina il Natale anche per le comunità colpite dal terremoto che, oltre agli enormi disagi causati dal sisma, subiscono anche quelli dell’attuale emergenza sanitaria, logorante per le restrizioni e prigionie domiciliari senza via di fuga “In una guerra dei mondi di cui non conosciamo nulla, di cui non potremo mai capacitarci anche quando arriverà una tregua al momento ancora lontana e senza avvisaglie” ha detto Antonella Lenti dei I Nuovi Zampognari.
Il suono antico delle ciaramelle è assai lontano e chissà quando tornerà a riecheggiare nei luoghi della distruzione dove dominano il vuoto assoluto e il silenzio angosciante. Il Gruppo Folklorico “I NUOVI ZAMPOGNARI” di Catanzaro ha voluto dedicare un omaggio al borgo scomparso di Amatrice, eseguendo in versione zampognara il canto “Matrix Pulcherrima” (Amatrice Bellissima)mcomposto da Camillo Berardi su versi di Concetta Persico, figli di questa terra. L’adattamento del canto per zampogna e piffero è stato curato dal Prof. Giuseppe Mezzatesta ed è stato eseguito dal M° Mezzatesta al piffero e dal M° Nicola Nisticò alla zampogna.
La dolce malia zampognara non è priva di acuti struggenti che interpretano magistralmente il dramma e i lutti causati dalla distruzione sismica. Auguriamoci che presto nella Conca amatriciana e nelle Alte valli del Tronto e del Velino possa tornare il “Festival delle Ciaramelle” e che un prossimo Natale possa essere allietato dal magico suono delle zampogne, Auguriamoci anche che in un futuro non lontano possa essere realizzato festeggiato il “Natale” della nuova cittadina di Amatrice e di “Tutti i borghi distrutti dal sisma”. Ecco il link per ascoltare il canto “Matrix Pulcherrima” nell’adattamento zampognaro calabrese: (qui).
Foto: I Nuovi Zampognari ©