Il giorno 19 prossimo venturo, sabato precedente il Natale, alle ore 16.30, il vescovo Domenico inaugurerà a Cantalice il “Presepio tra i Platani”, presso il Santuario San Felice All’acqua. Nel rispetto della normativa sulle restrizioni sanitarie a causa del Covid 19, tendente a evitare gli assembramenti e i contagi (rigoroso uso della mascherina e rispetto del distanziamento prescritto), l’evento si svolgerà in assenza di pubblico, alla sola presenza delle rappresentanze religiose, civili e militari della locale Comunità. Verrà trasmesso in diretta streaming sul profilo Face Book della Amministrazione Comunale.
Sebbene con le limitazioni pratiche e psicologiche imposte dalla situazione contingente di pandemia, nella realizzazione dell’evento è stata coinvolta l’intera Comunità locale, nelle persone e nelle sue articolazioni sociali più significative e consonanti: le Parrocchie, l’Amministrazione Comunale (sponsor e patrocinio), le Confraternite religiose (sponsor e collaborazione), la Pro Loco e il “Consorzio delle Proloco della Valle Santa” (collaborazione e patrocinio), i Gruppi Corali. Dopo un breve saluto del Sindaco Silvia Boccini, seguirà la Parola con la Benedizione del Vescovo Domenico, coadiuvato anche dai Parroci di Cantalice e San Liberato: don Gottardo e Nicola.
Si concluderà con canti eseguiti da Solisti del Coro parrocchiale e la proiezione di un video mapping realizzato dalla Direttrice artistica dell’evento Yeodit Pace, con l’intervento del tecnico delle luci Livio Giuli. L’evento trasmesso in diretta streaming sul profilo FaceBook del Comune di Cantalice (Ente sostenitore) verrà rimandato su quelli della ProLoco Cantalice e del Consorzio delle Pro Loco Valle Santa (Enti patrocinatori).
Le visite al Presepio tra i Platani si potranno effettuare fino al giorno dell’Epifania. Anche quest’anno, il Comitato in intestazione, incoraggiato dal buon esito dell’anno precedente, ha inteso riproporre l’esperienza della realizzazione del presepio iniziata nel 2019, ma che a sua volta riprendeva una consuetudine pluriennale diversamente declinata, in alcune chiese come quella di San Felice all’Acqua e soprattutto nelle Famiglie.
La Sacra Rappresentazione che verrà istallata intende continuare a raccogliere l’invito di papa Francesco rivolto proprio da Greccio (2019), nello spirito del Cantico delle Creature e del mistico attivismo francescano.
L’attenzione dell’intera Comunità locale si concentra sull’Evento che ha cambiato il mondo, e di cui San Felice da Cantalice fu grande cultore, praticando e prolungando ben oltre il 1223 la tradizione di Greccio istituita da Francesco d’Assisi. In tal modo, la nostra piccola periferia rurale si fa centro e offre in dono al visitatore (passante pellegrino camminatore) un segno dello spirito, consonante con quello dell’intera contrada della Valle Santa.
Il Presepio tra i Platani sarà realizzato nel luogo in cui la tradizione colloca il miracolo dell’acqua, compiuto da Felice Porri prima di farsi frate Cappuccino di San Francesco, quando – ancora bifolco – dissodava i terreni nelle nostre campagne. Oggi una chiesetta porticata (metà XVIII secolo) dedicata a Felice, Santo di Cantalice ma venerato in tutto il mondo cattolico, vi sovrasta un piccolo Borgo rurale dalle rustiche fontane, un quarto d’ora dal Santuario della Foresta sul Cammino di Francesco e di Benedetto.
Con la sua sorgente d’acqua ritenuta miracolosa, la chiesetta rimane perfettamente inclusa nella corona di Santuari della Valle Santa francescana, proprio di fronte a Greccio, il luogo del primo Presepio vivente realizzato dal Santo di Assisi.
La Composizione del Presepio tra i Platani consiste nella digitalizzazione di immagini tratte dalla tradizione pittorica sulla Natività; la elaborazione grafica è curata dalla Art Director Yeodit Pace e si ispira in particolare all’opera tematica di uno dei più noti pittori rinascimentali, Bernardino di Betto più noto come “Il Pinturicchio”. Oltre che proiettate in video mapping sulla chiesetta santuario, le immagini sono applicate su maestosi fusti d’albero e sulla facciatina di un tugurio vetusto, una grotta scavata anticamente nel potente banco di arenarie e argille che costituiscono l’anima delle colline circostanti. Come da un contenitore prezioso, uno scrigno, l’acqua qua e là vi affiora e -francescanamente humile – dà il nome al Santuario. Pretiosa per la vita e per l’ambiente, detta anche casta nel “Cantico delle creature” diSa Fraceso, evoca la purezza delle azioni, l’elevazione dello spirito, la meraviglia del sacro.
I Santi Francesco e Felice, come patriarchi e tutori della tradizione del Presepe, partecipano in immagine all’evento e comunicano la “Buona Notizia” che annuncia la nascita umile del Figlio di Dio, ma allude anche alla Croce e alle sofferenze sottese a ogni rinascita morale, nella aspirazione di salvezza che ogni uomo porta con sé. Tema di riflessione quanto mai valido per l’oggi. Fanno così da contrappunto al Presepe due grandi Croci di legno già presenti sul luogo.
Una Installazione di formelle introduce il visitatore nell’area della Sacra Rappresentazione natalizia: immagini digitalizzate raffiguranti il Presepio, tratte dalla tradizione pittorica e mosaicista italiana, che va dal XII secolo fino a chiudere pittoricamente l’epoca di San Felice da Cantalice: nel loro susseguirsi si ripercorre il filo storico artistico sul tema del Natale, dall’epoca degli artisti bizantino-normanni a Pietro Cavallini fino alla chiusura del Rinascimento con Caravaggio.
Foto: Proloco Cantalice ©