“Accomunare un piccolo comune come quello di Cittareale (RI) con quello di Roma forse non è molto equilibrato, sarebbe stato più opportuno cercare di ragionare anche per grandi numeri. Vedo molto complicato parlare di assembramento in un comune di 450 abitanti e quindi questo aspetto del DPCM credo vada rivisto, e chiedo al Governo di farlo”: lo dice il sindaco di Cittareale, Francesco Nelli.
“Veniamo dal sisma del 2016 e stavamo rialzando la testa, poi è arrivato il Covid. Chiudono all’interno dei comuni le persone e nel nostro caso penso agli anziani che passeranno il Natale da soli, perché i figli magari vivono nel comune accanto che dista cinque chilometri. Mi auguro che se rimarranno le norme attuali, nei piccoli comuni verrà usato il buon senso nei controlli. Capisco che per il Governo e il Presidente del Consiglio il momento è sicuramente complicato, ma spero che possa prevalere il buon senso e l’equilibrio. In questo momento per evitare una terza ondata credo che queste doti debbano essere presenti soprattutto tra i cittadini che devono capire quali sono gli accorgimenti da mettere in atto. In ogni caso è chiaro che fare un DPCM che paragona un comune montano come il nostro con pochissimi abitanti ad una grande città come può essere Roma e Milano, rimane un tema dove mi auguro che venga fatta chiarezza” dice Nelli a Rainews.
“Altro aspetto molto importante è quello delle agevolazioni fiscali per i comuni del cratere, che al momento finiscono il 31 dicembre di quest’anno, come anche la moratoria sui mutui. Lo ha chiesto anche il Commissario al Sisma Legnini: sarebbe opportuno una proroga fino alla fine dello stato di emergenza del sisma, a sua volta già prorogato al 31 dicembre 2021” conclude.
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