(di Matteo Dionisi) Questo Rieti è davvero nel caos. La sconfitta di ieri contro la Recanatese (3-0), ha certificato di come la squadra di Stefano Campolo sia in crisi. Ancora zero vittorie in campionato, zero gol fatti e un ritmo da inizio stagione che è da retrocessione. Quello che doveva essere il progetto del rilancio del club, con giocatori giovani ed esperti, per ora si è rilevato fallimentare. Nel frattempo le avversarie corrono e macinano punti: l’obiettivo di entrare tra le prime 5 in classica ad oggi non è tale, ma un sogno.
I DUBBI – Dopo un avvio così deludente è chiaro che vengano fuori molti dubbi. Adesso nel Rieti si sta per aprire un nuovo ciclo, con il passaggio di proprietà da Riccardo Curci a Benedetto Mancini, ma se quest’evento non si fosse mai palesato è chiaro che la vecchia dirigenza avrebbe dato un ultimatum al tecnico. Dopo 5 gare il bottino è: 2 pareggi e 3 sconfitte. Ma non solo, perché la squadra gioca male, crea davvero poche occasioni da gol e non ha nessuna identità all’interno del rettangolo di gioco. Campolo non è riuscito in questi mesi ha dare la sua impronta all’intero gruppo, a trasmettere le sue idee e quello che vuole vedere durante i 90 minuti. Forse il tecnico frusinate potrà giocarsi le sue ultime chance, soprattutto per convincere la nuova proprietà, nel match del weekend in casa (ancora al Gudini, stadio indisponibile e richiesta avanzata alla Lnd, si attende l’ok) contro CynthiAlbalonga.
ENTUSIAMO PERSO – In estate quando Campolo fu annunciato si era creato tanto entusiasmo. Viene considerato uno degli allenatori più bravi e preparati della D, e tutto l’ambiente amarantoceleste era felice per la scelta ricaduta su di lui. Nel mercato, a parte il non arrivo di Cericola, sono stati esauditi alcuni desideri che il tecnico aveva chiesto: Montesi e Elefante su tutti. Nella prima gara inaugurale allo Scopigno, contro la Vastese finita 0-0, il Rieti aveva dato prova del calcio dell’ex Vis Artena: squadra compatta, pronta a recuperare la sfera una volta persa e verticalizzazione del gioco. La luce però poi si è spenta e con essa anche e soprattutto Campolo.
FUTURO – La nuova proprietà, capitanata da Benedetto Mancini e che ha portato subito tre pedine importanti come Marchi, Brumat e De Vitis, ha storto un po’ il naso per come è arrivata la sconfitta di ieri pomeriggio. La partita del prossimo fine settimana però potrà dire molto sul futuro di Stefano Campolo e del Rieti stesso. Chiaro che in caso di sconfitta, forse si chiuderebbe il ciclo del ciociaro sulla panchina amarantoceleste dopo 5 mesi. I nomi? Qualcosa inizia già a circolare per il possibile sostituto, ma l’ultima chance va concessa, quella che potrebbe portare una scossa per lasciarsi il passato alle spalle e ripartire per un “nuovo” campionato.
UN RITORNO – Dopo l’arrivo dei tre nuovi giocatori, il mercato del Rieti non finisce qui. Mancini vuole regalare ancora altri 2 calciatori: un difensore esperto e una punta da affiancare a Fioretti. Un nome caldo nella lista dei centrali difensivi, invece, è quello di Antonio Aquilanti, difensore classe 85′ di Lanciano, ex conoscenza amarantoceleste nella passata stagione, dove guidava la retroguardia insieme a Nicolò Gigli. Attualmente è svincolato e viene da un infortunio grave, la nuova proprietà lo sta valutando seriamente perché è il profilo giusto per la squadra: esperto e forte, gli ingredienti che servono in questo momento di difficoltà.
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