(di Chiara Pallocci – da RietiLife Free Press) Era il 27 novembre 2019 quando, a sorpresa, Papa Francesco annunciò la sua imminente visita a Greccio per il 1 dicembre successivo. La prima nell’Oasi francescana, la quarta in terra reatina. Il resto è storia. L’elicottero bianco atterrò nel primo pomeriggio, accolto da una miriade di palloncini colorati dei bambini delle scuole elementari di Greccio. I figuranti in abiti storici del Presepe Vivente lo attesero nella Grotta della Natività dove trovò la foto scattata nel 2016; lì, assieme a quella di Papa Giovanni Paolo II. Le immagini del suo arrivo rimbalzarono ovunque grazie al Tg1, Radio Vaticana e lo streaming di Vatican News su YouTube.
Con lui Domenico Pompili, il vescovo-deus ex machina (del quale si dice che ogni 10 giorni pranzi o ceni col Papa) che scortò passo passo Bergoglio fino alla firma della lettera apostolica “Admirabile Signum” sul significato e il valore del Presepe. Da “Admirabile Signum” riparte anche l’edizione 2020 de “La Valle del Primo Presepe”. Nel giorno previsto per l’inaugurazione, don Domenico darà il via a un’iniziativa social: “In occasione del tempo di Avvento vorrei proporvi di trascorrere idealmente insieme qualche minuto ogni giorno, rileggendo e meditando la lettera apostolica Admirabile Signum”. Ogni giorno e sino al 25 dicembre, sulla pagina Facebook della “Valle del Primo Presepe”, apparirà, dunque, una pillola del Calendario di Avvento mentre fervono i preparativi per la nuova opera del maestro Francesco Artese, in attesa che venga svelata sotto le arcate di Palazzo Papale.
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