Importanti progetti agricoli in provincia di Rieti sono a rischio bocciatura. La Filiera Agricola Sabina e Valli Reatine scrive al Presidente di Arsial e al Presidente della Commissione Bilancio della Regione Lazio per allertare sulle contestazioni ai progetti presentati dalle aziende agricole in provincia di Rieti nell’ambito dei bandi del Piano di Sviluppo Rurale PSR Lazio. Per l’ennesima volta si rischia di non vedere finanziati tanti piccoli progetti di investimento delle aziende agricole, in un’area che vive di agricoltura, già fortemente vessata dalle vicissitudini del terremoto e colpita anche a livello economico dall’emergenza sanitaria in corso.
Questo quanto si legge nella lettera, a firma di Lorenzo Parlati e Laura Ciacci che si sono fatti portavoce della filiera, all’indirizzo dei presidenti Mario Ciarla e Fabio Refrigeri: “In questi anni abbiamo creato delle reti tra aziende agricole, trasformatori e commercianti che hanno portato tra l’altro alla costituzione di una multifiliera con 33 aziende, tra produzione di carne, ortofrutta, sviluppi nella trasformazione, con diversi progetti collegati per oltre 3 milioni di euro di investimenti. Una bella sfida che stiamo cercando di portare avanti nonostante questo territorio sia indietro di decenni su questo fronte, molto frammentato e con aziende piccole che operano coraggiosamente in territori di collina e di montagna”.
“In questi giorni, dopo aver verificato che tutte le carte consegnate fossero a posto, stanno invece arrivando lettere da parte dell’Area decentrata agricoltura di Rieti (Lazio Nord) con proposte di inammissibilità o motivi ostativi con richieste strane, pretestuose, a volte davvero ridicole e persino sopralluoghi con esiti improbabili, che ad ogni caso rischiano di far saltare i progetti. Abbiamo verificato che la cosa non riguarda solo noi e sta succedendo a molte aziende e che sia una pratica propria di questo ufficio, non capiamo dettata da cosa. Pensiamo in questo momento drammatico del COVID, dopo gli anni del terremoto, si stia creando una situazione grave, assolutamente opposta a quanto le Amministrazioni stanno cercando di fare per salvare l’economia del Paese” continua la lettera.
Per concludere: “Far saltare progetti cantierabili proprio ora che l’Unione europea, lo Stato, la Regione ne cercano per spendere i tanti soldi che arrivano è folle. Sono proprio questi i progetti, a nostro avviso, sui quali spendere le somme che il Ministro dell’agricoltura ha ottenuto la settimana scorsa in Europa, aumentando le percentuali di co-finanziamento pubblico. La filiera è nata a marzo scorso, alla vigilia del lockdown, con la determinazione di portare avanti un percorso concreto da parte di 33 aziende dell’intero territorio reatino allo scopo di mettere insieme le migliori energie produttive del territorio, quelle stesse che aspettano da più di quattro anni investimenti pubblici e rischiano di non sopravvivere a ulteriori ritardi”.
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