(ch.di.) La Asl di Rieti ha deciso di trasferire momentaneamente l’attività chirurgica, complessa e meno complessa, dal De Lellis a Villa Tiberia e a Magliano Sabina. A spiegare il perché della decisione e le modalità operative (spostamento al via dalla prossima settimana) in un’intervista a RietiLife, sono il direttore del dipartimento di Chirurgia, nonché direttore dell’Oftalmologia di Rieti, Fabio Fiormonte, e il direttore della chirurgia vascolare del de Lellis, Massimo Ruggeri. Intervista di Christian Diociaiuti. Immagini e montaggio Antonio Priori.
“Dobbiamo dare delle risposte ai malati covid ma al contempo darne a chi era deve essere operato. L’emergenza covid ha allungato le liste d’attesa e per non ripetere questa situazione, si è scelto di delocalizzare. In primis a Magliano Sabina per la chirurgia ambulatoriale e poi facendo una convenzione con Villa Tiberia a Roma, per la chirurgia a maggiore intensità. Sarà una delocalizzazione temporanea: dipende dalla curva dei contagi, ma dovesse calare, si tornerebbe alla normalità. Credo sarà una soluzione valida per 2-3 mesi – spiega Fiormonte, che rassicura – La chirurgia urgente, quella oncologica e i parti restano al De Lellis”.
“Il percorso rimane a carico della struttura reatina e il paziente verrà seguito dall’inizio dalla fine dell’intervento dai professionisti del De Lellis, ma a Villa Tiberia o Magliano. Strutture che danno garanzie di tipo logistico e tecnologico. Ma le garanzie sono soprattutto le nostre, di chi opera qui a Rieti. Nessun tipo di intervento rimarrà indietro, non si può trascurare la patologia non covid. Quanti interventi faremo? 4-5 a settimana in media, quando saremo a regime” dice Ruggeri.
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