In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Nido di Ana gestito dall’associazione CAPIT RIETI crede nell’importanza di saper riconoscere le varie forme di violenza: “Se possiamo riconoscerne i segni possiamo prevenirla e contrastarla. Per questo a partire dal 25 Novembre nei canali social (Instagram e Facebook) “Centro Antiviolenza Rieti”, verranno pubblicate frasi di donne che riportano la loro storia, l’obiettivo è quello di imparare a scorgere i primi segnali di una relazione violenta. Non è sempre facile riconoscerla. Il più delle volte è subdola e non si manifesta apertamente. Per uscirne è neccessario saper definire la violenza contro le donne, riconoscere che alcuni comportamenti sono violenza e non normalità” ha detto l’associazione.
Nel mondo, in Italia, nella provincia di Rieti la violenza sulle donne avviene ogni giorno, dentro e fuori le mura domestiche in maniera trasversale, in ogni classe sociale, età o cultura, può riguardare tutte. Ad oggi sono oltre 200 le donne della provincia di Rieti che negli anni si sono rivolte a “Il Nido di Ana”. Il 42% delle donne che negli ultimi 8 anni si sono rivolte a Il Nido di Ana sono Italiane, il 69% riporta violenze da parte del partner/ex partner inoltre il 56% dei maltrattanti è di origine italiana. Il 34% delle donne proviene dal comune di Rieti, il 15% dal Comune di Cittaducale, il 10% dal Distretto Alto Velino, il 10% da Poggio Mirteto, il 6% dal Distretto Salto Cicolano.
La violenza domestica non riguarda solo le donne: dal 2019 al 2020 sono 81 i minori vittime di violenza assistita nella provincia di Rieti, il 5% è stata vittima di violenza fisica e/o psicologica inoltre nel 20% dei casi il maltrattante non sussiste economicamente ai minori.
Foto: Capit Rieti ©