(Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) “L’aumento delle tariffe dell’acqua sarà solo legato all’inflazione e alla copertura di investimenti sulla rete idrica. Parliamo, al massimo, di un 4%. Se una famiglia paga in media 200 euro d’acqua, si ritroverà a pagarne 208”. È Mariano Calisse, presidente della Provincia e coordinatore di Ato3 a fare chiarezza sull’aumento della bolletta idrica. Incide molto sulle tariffe, l’acqua che si disperde. “C’è un fattore dentro la costruzione della tariffa che pesa e si chiama RC, con la C che sta per conguaglio. Le tariffe devono coprire i mancati introiti. Quel fattore sulla rete Aps è negativo: si perde il 40% dell’acqua in molti casi. Per questo ecco investimenti infrastrutturali per 60 milioni da qui al 2023: rinnoveremo totalmente la rete – dice Calisse – Anche io sono un sindaco. E i primi cittadini non stanno lì a sperare di alzare la bolletta. Si può mettere la tariffa più alta, ma se ai Comuni non rientrano i soldi, è una perdita a loro svantaggio. Mi meraviglio – replica agli attacchi – quando ci dicono che i soldi a nostra disposizione, utilizzabili solo nel conto capitale, dovrebbero essere usati per abbassare le tariffe. Non si può. Fanno finta di non sapere”.
Alla base delle reti fallate, i pochi investimenti negli anni e nessun fondo ai comuni, ma anche allacci abusivi. “Le tariffe idriche sono alte in tutta Italia, non difendo Aps – dice Calisse – ma guardando altri Ato, la nostra è la più bassa nel Lazio. E Ato2, Acea, con 3km di rete ha 100mila utenti. Qui con 3km magari non colleghi neanche due comuni a bassa densità abitativa. Sono certo che in un paio d’anni le tariffe possano calare”.
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