(di Chiara Pallocci – da RietiLife Free Press) Fiore all’occhiello per lui, bouquet per lei, entrambi blu, entrambi regalo di nozze di un’amica. È la meta tanto sognata da Lazzaro e Maria Elena. Lui originario della Liberia e nemmeno battezzato; lei congolese e cristiana praticante. Una giovane coppia – si legge sul sito della Diocesi di Rieti – da cinque anni residente a San Giovanni Reatino che, come tante altre, vuole sposarsi e nulla importa se, uno degli ostacoli, è quella stessa pandemia che ne impedirebbe i festeggiamenti, tradizione irrinunciabile nella loro cultura religiosa.
Così sentita da spingere lo zio di Maria Elena ad opporsi ad un matrimonio «senza festa». I due rimangono fermi nella loro posizione e, grazie al cammino intrapreso alla Pastorale Diocesana Familiare, guidati da Daniele e Marina, in una giornata di fine ottobre, nel pieno della seconda ondata Covid, il matrimonio viene celebrato all’interno della chiesa Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Reatino. Un happy ending come tanti altri? No. Testimone della sposa è stata l’attrice Maria Grazia Cucinotta. Maria Elena, la vede facendo zapping su Tv 2000: “Mi ha trasmesso gioia – racconta alla Diocesi – mi sono messa alla ricerca su internet e sono riuscita a dirle che la volevo come testimone. Non l’ho detto a nessuno, fino al giorno stesso: lo sapeva solo mio marito, ma anche lui è stato scettico fino all’ultimo”. E i festeggiamenti? Qualche brindisi con la bottiglia che Marina ha nascosto nella sua borsetta. Contento anche lo zio che ha deciso perfino di accompagnare sua nipote all’altare.
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