“Ai ripetuti disservizi di Aps, alle carenze di una gestione che ormai sono sotto gli occhi di tutti, al probabile aumento delle tariffe, vanno aggiunte altre criticità che si abbattono sulla Piana reatina appena poco fuori dalla città storica, problematiche alle quali il presidente Turina non sembra particolarmente interessato ma che invece vanno affrontate e risolte. Ci riferiamo alla necessità di dotare di rete fognaria questo angolo di territorio, perché qui acque bianche e acque nere si mescolano e non vengono trattate né separate”. Lo dice Alvise Casciani, presidente del Comitato Piana Reatina.
“Questa anomalia – spiega Casciani – non solo testimonia la scarsa capacità di programmazione di ha la responsabilità di progettare interventi necessari, ma è anche e soprattutto una bomba ecologia pronta a seminare inquinamento e ad alterare l’equilibrio ambientale della zona. Va ricordato infatti che tutto questo accade quotidianamente nella piana, nella cui area ricade anche la Riserva naturale di Lungo e Ripasottile, recentemente inserita nel registro nazionale dei paesaggi rurali storici”.
“C’è dissonanza tra le potenzialità del territorio e la realtà di tutti i giorni, una dissonanza che va al più presto armonizzata – conclude il presidente del comitato – Dietro chi cerca di cavarsela con la storia delle normative e della loro complessità in realtà si nasconde un novello burocrate, pronto ad applicare alla lettera ogni passaggio ma privo di stimoli nel voler cambiare le cose. E nella Piana reatina di cose da cambiare ce ne sono, di voglia invece sembra molto meno. Tuttavia servono risposte concrete, spinte dal coraggio di compiere scelte diverse dal passato. Quindi si faccia chiarezza sugli investimenti e si portino a compimento progetti che non sono più rinviabili. Noi del comitato siamo e saremo sempre vicini e sosterremo chi questo coraggio è in grado di dimostrarlo e concretizzarlo”.
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