Pubblichiamo la lettera di un lettore. Ci scrive da una casa-famiglia.
Spettabile redazione volevo porre alla vostra attenzione una riflessione, inerente allo stato di depressione in cui vivono le persone che come me sono in una casa famiglia, senza la possibilità di avere l’affetto delle persone che non possono vedere e senza relazionarsi con i propri cari. È deprimente sotto l’aspetto psicologico.
Il peggioramento delle patologie c’è ogni giorno per via di questa maledetta pandemia che sta uccidendo tutti. Dove sono io il covid 19, non è entrato nella prima fase e nemmeno ora. Ma nelle strutture si va verso “una morte lenta” perché per le persone anziane il contatto fisico è molto importante.
Speriamo che finisca presto perché qui finisce male se non ci sono contatti fisici. Al più presto si andrà verso una morte lenta senza vedere chi ci ha amato per sempre. Noi meritiamo di vivere serenamente per tutto ciò che abbiamo dato e possiamo dare.
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