Foto: Gianluca VANNICELLI da Cento ©
(di Matteo Dionisi) Termina al PalaBenedetto di Cento il sogno di arrivare in finale di Supercoppa Centenario per la Real Sebastiani: Frata Nardò trionfa per 55-85. In totale emergenza di giocatori, Loschi e Di Pizzo positivi al Covid-19, Casini in quarantena fiduciaria, Traini recuperato in meno di 24 dopo l’infortunio e la rescissione di Bagnoli, gli amarantocelesti ci hanno messo il cuore ma non è bastato.
La differenza l’ha fatta il riposo da parte delle due squadre. Il club di patron Pietropaoli arrivava da un quarto di finale giocato neanche 24 ore prima contro Fabriano, mentre le squadra pugliese non è scesa in campo contro Agrigento (ha rinunciato), ed era atleticamente e mentalmente più preparata. Adesso per la Sebastiani la concentrazione sarà tutta sul campionato, il secondo obiettivo di questa nuova stagione sportiva.
IL MATCH – Frata Nardò praticamente un cecchino nei primi minuti del primo quarto, mettendo a segno subito 11 punti. Per la Sebastiani è sempre Ndoja a rispondere agli avversari, iscrivendosi nel tabellino con i suoi primi 7 centri. A meno da un minuto dalla fine, la squadra pugliese comanda il gioco con un momentaneo +10.
Nel secondo periodo la Frata Nardò mantiene la Sebastiani sempre distante, muovendo bene la palla centrando il 33esimo punto. Ci provano Traini e Ndoja per gli amarantocelesti ad accorciare lo svantaggio, ma gli avversari comandano sul 23-42.
Rientra bene in campo la squadra comandata da coach Righetti. Difende a uomo e riesce ad andare a canestro, cercando di limare la distanza e andando sul 31-44. Il Frata Nardò però è decisamente di un altro passo, più riposata, fresca e riesce a macinare canestri su canestri. A due dalla fine del penultimo tempo il vantaggio è di 21 lunghezze: 33-54. Quarto quarto decisamente in scioltezza per la Frata Nardò che manda a segno il 71esimo punto, contro i 41 della Sebastiani. Il risultato finale è di 55-85.