“Il nostro Paese e la nostra città vivono un momento difficile per la pandemia causata dal coronavirus. L’emergenza sanitaria si scarica tutta sui presidi sanitari territoriali in particolare sulle strutture ospedaliere, che fanno fronte grazie alla straordinaria forza, capacità e abnegazione del personale medico e infermieristico. Purtroppo i tagli effettuati in questi trent’anni da ‘amministrazione virtuose’ nel Lazio come nel resto d’Italia in campo sanitario hanno prodotto le grandi difficoltà che vediamo in questi giorni, e che abbiamo visto nei mesi passati per ció che riguarda il ricovero e la cura dei pazienti”: lo scrive Alessio Piermarini per il circolo di Sinistra Italiana Rieti.
“Anche a Rieti si incontrano le stesse difficoltà con l’ospedale De Lellis rimasto unico e vero presidio per far fronte all’emergenza. A nostro avviso è opportuno trovare strutture che riescano ad alleggerire l’ospedale dal peso e dalla pressione giornaliera. Per questo riteniamo che una possibile soluzione che a nostro avviso va adeguatamente verificata se praticabile, è quello di chiedere un aiuto all’esercito attraverso la caserma Verdirosi posta al centro della città per predisporre un presidio anticovid. Il distretto potrebbe funzionare come centro per fare tamponi, ma anche e soprattutto anche attraverso qualche immobile libero interno alla caserma, per portare avanti la cura dei malati meno gravi, che devono stare in isolamento o per attivare la riabilitazione di quelli usciti dalla malattia. Conosciamo tutti l’organizzazione, la conoscenza e i mezzi del presidio militare di Rieti. Chiediamo quindi alle autorità cittadine Sindaco, Presidente della Provincia, e amministratori regionali del territorio di capire se ci sono le condizioni e se la strada è praticabile, per un aiuto e una collaborazione con le autorità militari a capo della caserma Verdirosi” conclude Piermarini.
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