Nella seduta del 5 novembre scorso, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica ed ai Lavori pubblici Antonio Emili, il Consiglio comunale di Rieti ha adottato le Delibere di attuazione degli artt. 3 e 4 della legge regionale n. 7/2017 sulla Rigenerazione urbana.
Per effetto della seconda di tali disposizioni, anche al di la di quanto ad oggi prevede il Piano regolatore della Città di Rieti, i proprietari dei fabbricati situati nelle zone F5 del nostro centro storico potranno eseguire la ristrutturazione o la demolizione e la ricostruzione dei loro immobili, abbinando a tali interventi il cambio di destinazione d’uso dei propri edifici, al fine di adibirli a funzioni residenziali, commerciali o turistiche – recettive. Inoltre, in applicazione della diversa disposizione normativa dettata dall’art. 3 della legge regionale n. 7/2017, nel perimetro dei 14 ambiti individuati dall’Assessorato coloro i quali vorranno assoggettare i propri edifici ad interventi di ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione, avranno facoltà di aumentarne la superficie del 30 %, di mutarne la destinazione d’uso ed anche la collocazione originaria.
Di recente, sempre su iniziativa dell’Assessore Emili, il Consiglio comunale aveva già dato definitiva applicazione all’art. 5 della legge regionale n. 7/2017, grazie al quale, anche a mezzo dei contributi assicurati dal sisma bonus, su tutto il territorio urbano, al miglioramento sismico ed all’efficientamento energetico del proprio fabbricato si potranno associare l’ampliamento del 20% e il cambio di destinazione d’uso dell’edificio.
“Con la recente adozione delle Delibere di attuazione della legge regionale – commenta l’assessore Antonio Emili – prosegue il percorso che l’Assessorato all’Urbanistica ha avviato da tempo per promuovere la rigenerazione del nostro tessuto urbano. In tal modo l’Amministrazione rafforza l’impegno profuso nella lotta al degrado e nella contestuale opera di riqualificazione e di messa in sicurezza del territorio urbano, stimolando i cittadini a compiere investimenti che al miglioramento dei loro fabbricati abbinano il sicuro rilancio anche occupazionale del nostro tessuto produttivo”.
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