Piano di zona ‘167’: replica dell’assessore all’urbanistica Antonio Emili.
“In materia di piano di zona, malgrado i chiarimenti forniti, i consiglieri Calabrese, Sebastiani e Casanica rimangono impigliati nel granchio già preso e si affannano a sostenere la tesi di un qualche trattamento di favore a beneficio dell’Assessore De Santis che invece è cosa del tutto estranea alla Delibera con la quale la Giunta ha provveduto alla determinazione dei prezzi delle aree “167”.
L’abbaglio di cui cadono vittima i predetti si palesa anzitutto alla luce del fatto che Oreste De Santis è cittadino già assegnatario di aree “167” per effetto di un provvedimento assunto dalla precedente Amministrazione di centro sinistra. È da escludere a priori, di conseguenza, la possibilità di individuare un qualche privilegio a favore dell’Assessore De Santis tra gli effetti di una Delibera che anche volendo non potrebbe recargli alcun vantaggio, in quanto atto che fissa le tariffe da applicare alle nuove assegnazioni dei terreni e non a quelle già effettuate.
Ma anche a prescindere da tale aspetto il teorema elaborato dalla maldestra interrogazione e/o da chi ne ha ispirato l’iniziativa poggia su di un colossale equivoco che confonde fischi per fiaschi, vale a dire i prezzi dei terreni stimati dall’Agenzia delle entrate e il corrispettivo da versare per l’acquisizione del diritto di superficie e del diritto di proprietà delle aree “167”, il quale certamente è dato ricavato da quello accertato dell’organo Ministeriale, ma è valore chiaramente distinto rispetto a quest’ultimo.
L’ostinazione degli interroganti, quindi, costringe a ribadire che la giunta ha determinato i prezzi di acquisizione delle aree “167” nel rispetto delle indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate circa il diverso valore dei terreni da assegnare, applicando ad ogni comprensorio, tra cui quello ove insistono i terreni del De Santis, la riduzione del 15%, sempre sulla base della valutazione espressa dall’organo ministeriale.
Così evapora, dunque, la nube del sospetto che si è inteso addensare attorno ad un atto cui si è giunti all’esito di una valutazione affidata ad un Ente dello Stato e al solo fine di allineare i prezzi di tutte le aree facenti parte del Piano di zona al livello dettato dal mercato immobiliare. Una scelta, quest’ultima, cui deriverà una significativa diminuzione dei prezzi applicati agli acquirenti degli immobili che saranno edificati in fase di attuazione del Piano di zona. Trova affermazione, in tal modo, la volontà dell’Amministrazione di ripristinare la funzione storica del Piano di edilizia economica e popolare, al fine di assicurare il diritto di acquisire una casa o un fabbricato destinato ad un’attività produttiva anche in capo ai cittadini meno abbienti della popolazione civile.
Anche in materia di 167, dunque, il governo della città agisce alla luce del sole per soddisfare il solo interesse generale, mentre altri perseverano in illazioni e congetture a fronte delle quali gli interessati si riservano ogni azione a tutela della propria onorabilità personale. Speriamo che, almeno questa volta, gli interroganti e i loro ispiratori capiscano”.
E’ quanto dichiara l’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici, Antonio Emili.
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