Nicola Tasco, presidente di Lazio Innova – società in house della Regione – entra nel board del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio (CTNA), aggregatore di tutti gli attori principali del sistema aerospaziale nazionale. Tra i suoi obiettivi il CTNA persegue in particolare il posizionamento dell’industria aerospaziale italiana ai livelli più alti e importanti in Europa, sia nel settore aeronautico eco-sostenibile e integrato, sia nella ricerca spaziale per lo sviluppo, la salvaguardia e il mantenimento del ruolo di leadership nelle tecnologie abilitanti.
Tra i fondatori del CTNA c’è il DTA-Distretto Tecnologico Aerospaziale del Lazio che è gestito appunto da Lazio Innova e che sostiene il settore di riferimento sul proprio territorio, composto da università e centri di ricerca di fama mondiale, grandi imprese e unità produttive di proprietà di gruppi internazionali, ma anche da PMI in grado di fornire componenti, servizi e supporto tecnico/industriale.
Il DTA Lazio, che opera in coerenza con gli obiettivi della Smart Specialisation Strategy (S3) della Regione Lazio, nasce sedici anni fa dall’accordo di programma quadro tra Regione Lazio, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, sostiene un settore strategico e con eccellenze assolute nella ricerca e nella leadership industriale, a livello nazionale, europeo e mondiale.
“Siamo orgogliosi di concorrere allo sviluppo di un settore strategico per il sistema paese – dichiara Nicola Tasco – Portiamo con entusiasmo nel cluster nazionale il valore della nostra specializzazione in ambito aerospaziale, per contribuire insieme a tutti gli attori che operano in questo comparto alla costruzione di un modello di crescita e innovazione, attraverso la coesione e la messa a sistema nazionale delle migliori realtà locali. È un paradigma che la Regione Lazio sta già sperimentando con successo attraverso l’aggregazione delle eccellenze del nostro territorio, mettendo in rete grandi imprese, PMI, centri di ricerca, startup e innovatori a sostegno della competitività produttiva sul mercato globale, rendendo disponibili soluzioni innovative per l’economia e la società”.
Nel Lazio sono presenti grandi gruppi di eccellenza internazionale specializzati nei settori elettronica, sensoristica, avionica, componentistica e materiali innovativi, “spazio” e applicazioni e servizi satellitari. Si tratta principalmente di realtà di piccole e medie dimensioni di subfornitura elettronica, ICT, materiali avanzati e servizi aeronautici e aeroportuali. I numerosi impianti diffusi su tutto il territorio regionale producono componenti dei lanciatori Ariane e Vega, satelliti, radar e sistemi di equipaggiamento per velivoli ed elicotteri.
Il Lazio è l’unica regione italiana in cui è presente l’intera filiera aerospaziale e che conta circa 250 aziende tra grandi, piccole e medie imprese con 23.500 addetti e un fatturato annuo di oltre 5 miliardi di cui 1,6 miliardi destinati all’export. Una rete che si avvale del contributo di 10 primari organismi di ricerca, 5 università con 4 facoltà di ingegneria e circa 30 programmi universitari di formazione superiore, 3.000 tra professori universitari, ricercatori e altri specialisti coinvolti in attività di ricerca.
Il territorio del Lazio ospita inoltre le sedi generali dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), dell’ENAV (National Air Traffic Control Service Provider) e dell’ENAC (la Authority di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia) e dell’ESRIN (European Space Research Institute) facente capo all’ESA (Agenzia Spaziale europea).
Foto: RietiLife ©