(pa.cor.) È in corso un confronto, in videoconferenza, tra Governo e presidenti delle Regioni, presenti anche il ministro della Salute Speranza e per gli Affari regionali Boccia. In queste ore si sta lavorando ad un’ulteriore stretta per contrastare la pandemia: in vista di un nuovo Dpcm, che dovrebbe esser varato domani. Alle 15.30 convocata dal premier Conte una riunione con i capidelegazione, allargata ai ministri direttamente interessati dalle questioni legate alla gestione della pandemia. Alle 17 si uniranno all’incontro anche i capigruppo di maggioranza.
Il nuovo Dpcm potrebbe includere il divieto di spostamento tra regioni e la chiusura di negozi e altre attività, da capire se in fasce orarie determinate (tipo dopo le 18) o in alcuni giorni. Per scongiurare il lockdown nazionale il governo chiederà alle Regioni con Rt troppo elevati di indicare una serie di “zone rosse” locali. Sulle zone rosse saranno i governatori delle Regioni a decidere in attesa della possibile chiusura del Paese che Conte potrebbe annunciare l’8 novembre.
Il nuovo Dpcm che Conte dovrebbe presentare domani prevede: chiusura dei confini tra le Regioni per provare a rallentare la corsa del virus; chiusura dei centri commerciali il fine settimana; chiedere alle Regioni con gli indici di contagio più elevati di indicare una serie di «zone rosse» locali e le attività che dovranno essere limitate.
La decisione ha preso forma dopo una riunione a palazzo Chigi tra il Conte e i capidelegazione di maggioranza, allargata anche al professor Brusaferro (presidente dell’Istituto superiore di Sanità), al professor Locatelli (presidente del Consiglio superiore di Sanità), al dottor Miozzo (coordinatore del Comitato tecnico scientifico) e al commissario Arcuri per analizzare il trend della curva contagi e le situazioni di criticità.
Domani mattina, con due giorni di anticipo, Conte sarà in Parlamento per presentare i contenuti del nuovo Dpcm.
Intanto è di poco fa la notizia che il ministro della Salute Roberto Speranza guarda l’impennata della curva dei contagi e definisce la situazione difficilissima soprattutto negli ospedali dove c’è troppo affollamento con malati di Covid-19, ma anche cittadini affetti da altre patologie. Da qui la conclusione che entro 48 ore si dovrà dare una stretta ulteriore convincendo le persone a rimanere a casa perché la scelta del lockdown al momento sembra essere l’unica soluzione per abbassare i contagi.
Speranza ha aggiunto che “l’idea rimane quella di non chiudere le scuole, la scuola non è intangibile. L’idea è che il Dpcm non tocchi il primo ciclo, ma lasci alle Regioni la possibilità di sospendere le lezioni in presenza anche per elementari e medie, come già hanno fatto, pur tra mille polemiche, la Campania e la Puglia”.
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