“Nonostante le difficoltà di questi giorni, soprattutto dovute alla pandemia Covid, sabato 17 ottobre in molte città italiane, Arcigay ha colorato di diritti ben 60 piazze a favore della legge contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia. La manifestazione chiamata #DallaParteDeiDiritti ha visto anche la partecipazione di molte associazioni di Rieti e provincia tra cui ARCI, ANPI, Rete Studenti Medi, Controvento, Cittadinanza Attiva, NOME Officina Politica, Sabina Radicale e i centri antiviolenza Il Nido di ANA e Angelita”: lo scrive Domenico Di Cesare di Arcigay Rieti LGBT+.
“Il mondo LGBT+ attende da ben 25 anni una legge che doveva essere discussa il giorno 20 ottobre, la cui votazione è stata nuovamente rimandata. La legge sull’omolesbobitransfobia, comprende l’Articolo 3, voluto dal centrodestra e votato anche dalla maggioranza, che va assolutamente modificato o cancellato in quanto potrebbe produrre effetti pericolosi, capaci addirittura di portarci a una situazione giuridica per alcuni versi peggiore dell’attuale. Se oggi, infatti, dire ad esempio “i gay sono malati e inferiori” non è né permesso né vietato dalla legge, domani potrebbe essere “autorizzato” secondo la legge, per “libera espressione di opinioni”: la libertà non è autorizzare a offendere donne e uomini che chiedono pari dignità e diritti” conclude Domenico Di Cesare, Presidente Rieti LGBT+ Associazione Arcigay.
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