“La Fns CISL Lazio esprime la propria vicinanza al personale di Polizia Penitenziaria che espleta servizio nel carcere di Vazia in Rieti – condividendo le motivazioni edotte dalle organizzazioni sindacali locali per le manifestazioni che si svolgeranno il 20 ottobre davanti al carcere ed , il giorno successivo, 21 davanti la Prefettura di Rieti” scrive Massimo Costantino di Fns Cisl.
“Purtroppo nella regione è nota la carenza di personale di polizia penitenziaria – non solo di Rieti , infatti la dichiarazione dello stato di agitazione coinvolge , tra l’altro, anche altri istituti della regione quali quelli di Frosinone, NC Rebibbia, IIPP Civitavecchia. Ulteriore motivazione è quella delle aggressioni al personale di polizia penitenziaria da parte di detenuti psichiatrici. Il problema delle REMS non riguarda l’amministrazione Penitenziaria e tantomeno il personale dato che le competenze sono esclusivamente delle ASL . Occorre intervenire e modificare la legge sulle REMS perchè, cosi come scritta, a rischiare sono solo il personale di Polizia Penitenziaria e i dirigenti. Appare urgente quindi determinare protocolli d’intesa, specifici poi nelle diverse realta?, con le Regioni appunto al fine di gestire questa tipologia di detenuti. Per la Fns Cisl Lazio occorre che tra le scelte del Governo vi sia il completamento al 100% della dotazione prevista dal Decreto Ministeriale. Questo significherebbe poter assumere non meno di 4000 unita?, in ambito nazionale ed appare necessario ed urgente prevedere la deroga sulla durata dei corsi di formazione degli allievi agenti del corpo polizia penitenziaria da 9 mesi a 6 mesi, solo cosi le problematiche potrebbero allentarsi” conclude Costantino, segretario generale Fns Cisl.
Foto: RietiLife ©