Più che una segnalazione è uno sfogo. RietiLife riporta le parole di un reatino, risultato positivo al covid, che di fatto si dice “abbandonato” dopo aver ricevuto l’esito positivo del tampone. Con ordine: “Venerdì ho avvertito dei sintomi riconducibili al covid – spiega – soprattutto perdita di gusto e olfatto. Così ho richiesto il tampone, che mi è stato fatto sabato. Ho atteso fino a martedì, quando squilla il telefono: mi chiamano per dirmi che devo rimanere in isolamento. Nessun risultato, solo per dirmi di fare la quarantena. Cosa che io avevo già intrapreso da sabato, conscio che sarei potuto essere positivo e, dunque, contagioso. L’esito del tampone arriva martedì sera: sono positivo. Mi dicono che avrebbero richiamato per stilare una lista di contatti. In particolare sono i colleghi di lavoro che mercoledì mattina, sapendo l’esito del mio tampone, si sono recati al drive-in ma sono stati rimandati indietro perché la lista non c’era. Alla fine riusciamo ricostruire la lista dei miei contatti: appuntamenti per il tampone sabato 17 e lunedì 19. Rischio di finire prima io la quarantena che loro di ricevere gli accertamenti del caso. E ancora più assurdo è questo: nessuno, oltre alle chiamate citate, mi ha chiamato per chiedermi come stessi, quando lo avevano promesso. Vivo solo nella Piana, isolato. Sono un uomo sulla quarantina sportivo e ho un fisco forte, ma penso a un anziano: nessuno che ti chiede se hai cibo e farmaci a sufficienza. Io ho la fortuna di non avere problemi per la sussistenza. Ma come si fa, dove sono Stato esanità? Ho chiamato io oggi per riferire la mia situazione. Quel che mi è accaduto sembra assurdo”.
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