(ma.gri.) Un gruppo di studenti dell’Istituto Magistrale “Elena Principessa di Napoli” denuncia il vero dramma della turnazione tra mattina e pomeriggio: “Dal 24 settembre 8 classi, per la maggior parte quinte classi che devono affrontare la maturità, sono state inserite nella turnazione pomeridiana – spiega a RietiLife uno dei rappresentanti d’Istituto – ovvero con l’orario che va dalle 13.30 alle 18.30. Questa turnazione sarebbe dovuta cambiare dopo due settimane in maniera tale da poter dare a tutti l’opportunità di frequentare le lezioni senza troppi sconvolgimenti ma allo scadere dei 15 giorni ecco l’amara scoperta: una circolare della Asl ci avvisa che per almeno un’altra settimana si andrà avanti con lo stesso orario. Perché almeno? Perché uno studente del nostro istituto è risultato positivo al Covid-19 e fino alla sua negativizzazione non ci sarà alcun cambiamento”.
I ragazzi hanno quindi raccolto testimonianze dei problemi riscontrati: “I miei genitori quando entro e esco da scuola sono a lavoro – racconta una studentessa del 5G -. Per gli spostamenti devo quindi ricorrere all’autobus i cui orari sono sconvolgenti perché all’andata non mi permette di pranzare e al ritorno mi lascia in attesa per più di mezz’ora dall’uscita. Di conseguenza addio sport e a letto presto per fare i compliti quelle due ore la mattina successiva”.
Ma non è l’unica con questo tipo di disagio, c’è chi arriva da Poggio Moiano che non ha nemmeno un autobus che la porti prima a Osteria Nuova per poi cambiare ed arrivare a Rieti e quindi, racconta, “Mia madre deve accompagnarmi ogni giorno alla fermata rimandando ogni suo impegno per far sì che io possa prendere la corsa del Cotral alle 13 ma che, perennemente in ritardo, non mi fa mai arrivare a scuola in orario e lo stesso problema si pone al ritorno”.
“Nella terza B – spiega uno dei rappresentanti – siamo in 18 e ci sono 10 pendolari: tra orari di autobus e treni a casa rientriamo quasi tutti dopo le 20, un’ora e mezza dopo l’uscita da scuola, e il giorno successivo alle 10.30 si è di nuovo in viaggio. Quando dovremmo studiare quindi?”
“Purtroppo, – aggiunge il rappresentante d’Istituto – frequentare le lezioni scolastiche di pomeriggio ha portato molti studenti a considerare la scuola non come un’opportunità ma come un peso che peggiora l’attuale situazione che ognuno di noi sta vivendo insieme alle proprie famiglie, tanti ragazzi di Leonessa ad esempio non sanno più come fare: ci hanno spiegato infatti che non hanno a disposizione una corsa del Cotral che partisse da Leonessa prima dell’ora di pranzo, quindi con l’amministrazione comunale tutti gli studenti hanno dovuto fare una richiesta per un autobus in più”.
“Il Consorzio Trasporti Pubblici Lazio (Cotral) – spiega più specificatamente una leonessana – ha dovuto privare di un autobus i ragazzi di Leonessa che vanno a scuola la mattina, i quali sono rimasti con un solo mezzo. Quindi, oltre a non potersi sedere tutti, si ritrovano tutti ammassati e senza le distanze di sicurezza necessarie per la situazione Covid-19. Molti genitori si stanno lamentando e si ipotizza di togliere di nuovo la corsa delle 12 per mettere in sicurezza chi fa la mattina, così noi saremmo costretti a scendere con quella corsa e a restare a spasso fino all’entrata a scuola”.
Quindi gli studenti si chiedono in conclusione: “Come possiamo risolvere tutto questo? Quando potremmo tornare anche noi a vivere la scuola come un piacere? Ma soprattutto chi sarà il prossimo a rimetterci? Non pensiamo solo alle nostre 8 classi, pensiamo a tutti coloro che in un secondo momento si troveranno nella stessa situazione che stiamo denunciando oggi. Dobbiamo essere tutelati, la scuola deve essere un diritto per tutti e in questo modo si sta trasformando in un odioso obbligo!”.
Foto: RietiLife ©