(di Christian Diociaiuti) “Per noi è un derby, non ci sono dubbi”. Domenica alle 15 allo Scopigno c’è Rieti-Tolentino. A scavare, forse, non ci sono neanche precedenti. O almeno, non ce ne sono di importanti. Ma tra queste due squadre c’è un forte legame. Vuoi per il sisma, che ha attanagliato l’alto Lazio e il cuore delle Marche, vuoi per la vicinanza dei territori. Ma soprattutto, per la guida della squadra cremisi. A gestirla – da tre stagioni, con una promozione dall’Eccellenza alla D di mezzo – ci sono due contiglianesi doc, i quali sotto l’amarantoceleste sono cresciuti: sono Andrea e Antonio ‘Tonino’ Mosconi. Fratelli, sportivi. Reatini.
“Un peccato non ci sia il pubblico – dice Tonino Mosconi, che aiuta il tecnico e fratello Andrea nella preparazione atletica della squadra – oltre agli appassionati del Rieti, sai quanti ne sarebbero venuti da Contigliano? Per noi è un derby a tutti gli effetti, più degli altri con le città marchigiane e vicine a Tolentino. Forse è ancor più importante per mio fratello e per i suoi trascorsi in amarantoceleste e per aver lambito la possibilità di allenare la squadra. Una cosa che gli piacerebbe tanto”. Andrea è ex portiere del Rieti, più volte accostato – soprattutto in epoca Fedeli – alla panchina amarantoceleste. Una volta venne avvistato a un allenamento al Ciccaglioni: era davvero vicino a prenderne le redini tecniche. Un palmares invidiabile, tra cui l’emozione dell’aver riportato la Samb dall’Eccellenza alla D.
E Tonino – Antonio – per lo sport reatino è un altro che ha dato tutto. Classe 1960, scorrendo nelle liste dell’Atletica Studentesca Andrea Milardi è ampiamente dentro la top ten dei più veloci rossoblù di sempre. Su 100 e 200, poco avanti a lui altri mostri sacri della velocità reatina e azzurra: nomi come Massimiliano Donati e Andrew Howe lo precedono di centesimi. Lui che vanta un 10.4′ manuale “che ai tempi era anche record italiano allievi” ricorda. Mosconi, Donati, Howe: l’aria di via della Repubblica che si trasforma in via Tancia, si sente. Tutti legati a quella zona lì, da Contigliano a Poggio Fidoni, divisi da una lingua d’asfalto. E da pochi centesimi nelle liste alltime dello sprint tricolore. “Tonino? Fortissimo“: vi risponderanno così di Mosconi al Guidobaldi. Oro nei cadetti nel 1975, tanti titoli importanti. Gli allenamenti con Andrea Milardi e Roberto Bonomi. Prima di diventare lui stesso allenatore, ovviamente dopo la carriera individuale e dopo esser entrato nel gruppo sportivo della Forestale. E dopo le chiodate ed aver allenato, Mosconi ha servito il Corpo Forestale (poi inglobato nei Carabinieri) sul campo, nella stazione della sua Contigliano, a tutelare flora e fauna locale e in generale un territorio che della natura fa la sua risorsa e ricchezza. In pensione da gennaio, Mosconi ha più tempo per il calcio ora si gode il bar di famiglia alle porte del paese (La Pergola), con la moglie Alessandra, figli (Gianmarco ha giocato nelle giovanili del Rieti, Beatrice è una ex pallavolista) e i nipoti.
“Il Rieti di Campolo? Come squadra, per quel poco che abbiamo potuto vedere, è una squadra robusta e buona per la categoria – dice Tonino Mosconi, che alla sfavillante carriera nello sprint accompagna anche qualche presenza nel calcio e nel Rieti, col quale ha giocato in Promozione – aspettiamo qualche gara e capiamo a cosa può aspirare. Il girone? Secondo me questo Rieti può trovarsi bene. Certo, rispetto al gruppo laziale qui si gioca a calcio. Sì, è un girone più tecnico e meno fisico. Certo, la differenza la fa la qualità dei giocatori. Sempre”.
Mosconi viaggia 5 volte a settimana tra Rieti e Tolentino. Domenica la trasferta sarà… in casa. “Il nostro obiettivo è salvarci prima possibile – aggiunge, lui che col fratello (che vive a Gualdo) sono diventati un riferimento per la Tolentino calcistica – una squadra rognosa e sulla falsariga del Rieti. Stesso modulo, stesso modo di interpretare il calcio. Ci assomigliamo tanto. Certo – aggiunge l’ex Forestale – Andrea e io siamo arrabbiati. Abbiamo buttato dei punti domenica contro la Recanatese (2-2, ndr). Se qualcuno doveva vincere in quel match, quelli eravamo noi. Puntiamo alla salvezza e poi a toglierci qualche altra soddisfazione. Devo dire che ci sono parecchi acciaccati per la gara di domenica. Ma se posso dirla tutta, senza essere retorico, davvero vinca il migliore“.
Nelle foto in alto da sinistra e in senso orario: Tonino Mosconi in gara ai tempi dello sprint, il Tolentino oggi (foto Ufficio Stampa Tolentino) e Andrea Mosconi, allenatore del team. In basso a destra nella foto in evidenza una gara di Tonino Mosconi. Per gli scatti di Mosconi in versione sprinter si ringrazia la Studentesca Milardi.