(di Christian Diociaiuti) Un problema alla caldaia dello Scopigno rischia di non far giocare nella sua canonica sede, lo stadio appunto – comunque sempre a porte chiuse per le norme anti-covid – il Rieti, impegnato domenica alle 15 nel match col Tolentino dei fratelli Mosconi (leggi la storia), valido come terzo turno della Serie D girone F
La caldaia del Centro Italia è guasta e il club si è attivato per un’altra sede di gioco per evitare sanzioni o gare invalidate: è stato indicato il Gudini di Molino della Salce, omologato per la D a porte chiuse. La Lega è stata informata e il gestore del campo di Molino della Salce, la famiglia Lodovici, ha dato disponibilità del campo per domenica alle 15.
C’è ancora uno spiraglio: domattina sopralluogo dei tecnici comunali e ditta incaricata per capire l’entità del danno alla caldaia dello Scopigno. Se è riparabile tra venerdì e sabato, si gioca allo stadio; altrimenti Rieti in trasferta ma in casa al Gudini per il “derby” coi contiglianesi Andrea e Tonino Mosconi. Tra Comune e Fc Rieti non corrono ottimi rapporti: la questione calda è il debito del club per l’uso delle strutture comunali e il dibattito su chi debba pagare cosa, soprattutto nei confronti di interventi nel passato. Anche questo pesa su quanto accadrà in queste ore.
Sarebbe una delle rarissime volte – forse la seconda – del Rieti lontano dallo Scopigno per una gara ufficiale: l’ultima volta fu per un match di Coppa Italia di Eccellenza con lo Scopigno sotto restyling per l’under 21. In quel caso il Rieti giocò al Ciccaglioni.
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