(ch.di.) Tra poche ore il Teatro Flavio Vespasiano sarà formalmente dissequestrato e tornerà nelle disponibilità del Comune di Rieti che dallo scorso giugno lo aveva visto chiuso coi sigilli da parte della Procura (leggi qui). Ne era nato anche un caso politico, con Cicchetti che si era detto “fiero” di esser stato indagato (lo è anche nel sequestro del PalaMalfatti).
Alla base del sequestro, una questione di agibilità. Veementi le proteste dell’opposizione, ma anche solida la certezza da parte della maggioranza che la questione si sarebbe presto risolta (leggi). E adesso? Detto che ci sono le norme anti-covid da rispettare anche negli spettacoli, l’assossorato alla Cultura guuidato da Gianfranco Formichetti potrà lavorare a un cartellone per la stagione di prosa, sempre dando un’occhiata a prescrizioni, Dpcm e curva epidemiologica. fremono anche le compagnie dialettali.
Ovviamente nelle carte legate al Flavio, ci saranno delle prescrizioni da rispettare in termini di sicurezza per tamponare quelle “mancanze” che hanno portato al sequestro in estate. Si tratta, in particolare, di prescrizioni anti-incendio.
Così, dopo il dissequestro delle Officine, torna disponibile anche il Flavio. E non è escluso che a breve sia riaperto anche il PalaMalfatti che ha una questione simile a quella del Flavio, con le deroghe firmate dal sindaco per l’utilizzo.
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