Inizierà dalla prossima settimana il progetto pilota dei test salivari nelle prime scuole del Lazio per le fasce di età fino ai 13 anni che riguarderà le scuole dell’infanzia, quelle elementari e medie. A presentarli sono stati questa mattina presso l’Istituto Spallanzani il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e l’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato.
L’obiettivo è quello di potenziare l’attività di screening nelle scuole. Nella fascia di età superiore ai 13 anni con l’utilizzo dei test antigenici rapidi e il prelievo naso-faringeo, come si sta già facendo, e per i più piccoli con l’utilizzo dei test antigenici con prelievo salivare.
Come funziona? Il Prelievo avverrà nella mattina e i campioni prelevati saranno elaborati presso i laboratori autorizzati, in questo caso quello del San Camillo, e in serata ci sarà la conferma di negatività o positività. In caso di positività verrà tempestivamente avvisata la famiglia e partiranno le attività di contact tracing e di isolamento. Nel Lazio ad oggi sono stati già eseguiti circa 1 milione e 200 mila tra tamponi, test rapidi, test negli aeroporti e nei porti e test sierologici.
“La Regione Lazio è stata la prima ad avviare l’attività di testing nelle scuole. Ha acquistato un milione di test rapidi antigenici aderendo alla gara della Regione Veneto. Ora compiamo un ulteriore passo in avanti con un test di cui cambia solo la modalità di prelievo, anziché naso-faringeo dalle secrezioni salivari. La strategia è quella di avere a disposizione un panel di test validati dallo Spallanzani in grado di essere adattati alle diverse esigenze e alle diverse età con la convalida delle sospette positività sempre attraverso il tampone molecolare” dice la Regione.
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