L’istituto Savoia senza dirigente scolastico da 20 giorni: bloccata ogni attività amministrativa nella scuola

(r.l.) La scuola reatina, al pari della scuola italiana, vive un momento tra i più delicati dell’intera storia repubblicana. Il Covid-19 sta mettendo a dura prova il mondo intero e anche le componenti che ruotano intorno al complesso e travagliato sistema scolastico nazionale. Tuttavia un Istituto Superiore d’Istruzione cittadino – il Luigi di Savoia – “agonizza” in uno stato ancor più problematico, difficile e, per certi aspetti, paradossale.

L’Istituto con sede legale in viale Maraini, infatti, è privo ormai da quasi 20 giorni di un dirigente scolastico. Ciò blocca, inevitabilmente, ogni attività, ordinaria e straordinaria di questo soggetto giuridico. Ciò proprio per la peculiarità delle funzioni che, anche la normativa, ha attribuito in forma esclusiva al DS senza che questi, come invece accadeva in passato, possa essere surrogato da chicchessia. Ma che cosa è successo nello specifico? La scorsa estate la Prof.ssa Maria Rita Pitoni, DS del Luigi di Savoia da ben 13 anni, ha assunto l’incarico di ispettore tecnico – a tempo determinato, al momento per un solo anno – in Umbria.

Ciò di seguito a regolare concorso. Intorno alla metà del mese di Settembre (più precisamente il giorno 15), la Prof.ssa Pitoni ha ottenuto il distacco o comando, nella qualità di ispettore tecnico, in Umbria, pur conservando la titolarità del Savoia. Ma tutto ciò era noto da tempo. Di fatto, dal 15 settembre, un’istituzione scolastica articolata e complessa qual è il Luigi di Savoia risulta priva di un dirigente scolastico. Il personale docente, proprio malgrado, sta tentando di sopperire a tale, gravissima e insanabile carenza. Tuttavia nessuna norma giuridica consente la surroga della figura del DS. La Prof.ssa Pitoni, prima di andare via, ha predisposto le nomine del proprio staff: due  collaboratori e quattro referenti per ciascuna delle sedi nelle quali si articola l’Istituto.

Gioverà rammentare che, unitamente al Costaggini, il Savoia è l’unico Istituto superiore cittadino di “prima fascia” e, cioè, con una complessità gestionale di particolare rilievo. L’Istituto Tecnico Economico, il Socio Sanitario Odontotecnico, il Tecnico Agrario, il Professionale per l’Agricoltura e, soprattutto, l’Azienda Agraria raccolgono un numero di lavoratori – tra docenti e personale Ata – superiore alle 200 unità mentre gli alunni sfiorano, complessivamente, le 800 unità. Una realtà variegata e complessa che non può essere gestita in maniera approssimativa, alla “volemose bene”, ma che necessita di una guida “forte”, esperta, consapevole. In caso contrario ogni attività rimarrebbe bloccata – com’è, appunto, oggi -, producendo inevitabili, rimarchevoli danni non soltanto a carico delle eterogenee categorie (alunni, docenti, personale Ata) coinvolte, ma a ricasco, sull’Istituto medesimo.

Nessuno, oggi, all’interno della scuola, ha il potere di surrogare il DS nell’esercizio delle proprie funzioni. E’ utile specificare che anche il ruolo del Vicario – vigente nel tempo in cui al preside non erano state ancora attribuite le funzioni dirigenziali -, non esiste più. Al suo posto esistono i Collaboratori del DS che, pure, al Savoia sono nel numero di due (docenti). Tuttavia anche i Collaboratori del DS, in caso di assenza del Dirigente Scolastico, non possono firmare atti amministrativi quali, ad esempio, organici, mandati, impegni di spesa, contratto integrativo d’istituto, ordini di servizio, disposizioni legate al contratto integrativo d’istituto, graduatorie d’istituto, dichiarazioni di soprannumerari.

L’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, quantunque sollecitato alla bisogna e formalmente in ben due frangenti dal Provveditore di Rieti, dott.ssa Vinciguerra, pare fare orecchie da mercante e non appare sensibile alla problematica. Non è ancora ben chiaro – e siamo ormai ai primi di Ottobre – se l’Istituzione scolastica debba essere assegnata ad un dirigente neoimmesso in ruolo ovvero se debba andare a reggenza. Intanto mentre i vertici istituzionali paiono tutt’altro che attenti a risolvere questa delicatissima problematica, la scuola è in grande sofferenza con il corpo docente ed il personale Ata che, dando esempio di grande attaccamento al lavoro, cercano di fare del proprio meglio per lenire una situazione che viene delineandosi come non più sostenibile.

La Redazione resta a disposizione per eventuali repliche a [email protected]

Foto: RietiLife © 

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