Il valore e il senso della vicinanza, la forza dell’accompagnamento, il coraggio della prossimità, nonostante le difficoltà legate alla pandemia da Covid 19, sono elementi che non solo non sono mancati, ma si sono indubbiamente rafforzati negli studenti impegnati nell’attività di accoglienza degli alunni iscritti alle prime classi dei cinque licei che compongono il polo liceale dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Elena Principessa di Napoli”.
La prof. ssa Paola Giagnoli, da quest’anno Dirigente scolastico dell’EPN, ha immediatamente supportato la proposta di alunni e docenti referenti, in merito all’attività di accoglienza delle classi prime, nel rispetto delle indicazioni riportate nel protocollo di sicurezza relativo al contenimento della diffusione della pandemia in ambiente scolastico. Gli studenti “anziani” dei cinque licei, Artistico, Linguistico, Scienze Umane, Economico Sociale, Musicale, coadiuvati dagli insegnanti e dai tecnici di laboratorio, hanno quindi incontrato i più “piccoli”, comunicando loro il benvenuto nel nuovo ambiente e assicurando aiuto e sostegno.
Dopo un apposito corso di formazione frequentato dagli alunni, sono state organizzate, nei primi due giorni di scuola, le attività di accoglienza, sia in presenza, nel rispetto delle distanze di sicurezza, delle procedure di sanificazione e con l’ausilio dei dispositivi individuali di protezione previsti, che mediante l’utilizzo di piattaforme e l’attivazione di collegamenti on-line tra i laboratori di informatica e le aule dotate di pc e Lim.
Condivisione di “schermi”, spiegazioni sul funzionamento e l’uso di spazi e strumenti di cui dispone l’Istituto, risposte in chat alle domande poste, il funzionamento organico della scuola, il valore del rispetto delle regole di comportamento, dell’impegno costante nello studio, come quello dell’unione e la solidarietà tra compagni di classe, ma anche alcuni aspetti delle materie di indirizzo, sono gli argomenti e le attività che hanno animato l’incontro, senza che alcun alunno si spostasse dal proprio banco, dimostrando e testimoniando così, alle giovani “matricole”, che volere è davvero potere, che “accogliere” non è un “optional” ma la decisa premessa per la creazione e il consolidamento di un ambiente davvero inclusivo.
Purtroppo in tanti avrebbero voluto svolgere il ruolo di “tutor”, ma solo pochi hanno potuto esserlo in questa iniziale circostanza, in quanto le limitazioni date dal divieto di assembramento e spostamento non l’hanno permesso. A fronte di un esiguo numero di tutor, evidente è stato invece il grande entusiasmo espresso dagli alunni impegnati nell’accoglienza, tutti convinti che ci saranno altre occasioni per continuare il “discorso”.
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